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Il profilo nutrizionale della pera Madernassa secondo il Prof. Giorgio Calabrese

Anche i frutti meno noti e le specialità territoriali possono costituire delle preziose risorse nutraceutiche. E' il caso della Pera Madernassa del Cuneese, recentemente celebrata in una tre-giorni a Guarene (CN) dall'omonima Confraternita, con il coinvolgimento dei giovani studenti di sei scuole alberghiere piemontesi (cfr. notizia su FreshPlaza del 28/10/2013): frutto noto dal 1974 che, di fatto, ha nascosto fino ad oggi il suo vero asso nella manica.

Commenta per FreshPlaza il Prof. Giorgio Calabrese (in foto), noto nutrizionista specializzato in Scienza dell'Alimentazione: "La Madernassa è una perfetta icona della generosità del territorio cuneese, straordinariamente vocato all'agricoltura, e in particolar modo alla produzione di frutta e verdura di ottima qualità. Tuttavia, come è vero che le imprese agricole producono per nutrire, il passaggio della vendita è fondamentale per raggiungere le tavole dei consumatori, coltivando la salute direttamente attraverso il valore della territorialità. Pertanto, risulta fondamentale vestire di novità quei prodotti tradizionali che, per certi versi, possono risultare inattuali o ghettizzati a particolari occasioni o riti circoscritti."

Spiega il Professore: "La pera Madernassa è nota per la sua eccezionale bontà se cotta nel vino, con chiodi di garofano, zucchero e cannella. Pochi, invece, ne conoscono e apprezzano la vera distintività: grazie al bassissimo contenuto di zuccheri semplici (inferiore perfino alle mele Renette), è infatti un prodotto ideale per i diabetici, grazie all'effetto ipoglicemizzante. Risulta inoltre ideale per le diete, grazie al ridotto apporto calorico (25/30 kcal per 100 gr), inferiore a tutte le altre varietà di pere, combinato con un indice di sazietà piuttosto elevato."



"Ma non solo - continua Calabrese - Il suo bassissimo livello di sodio e l'alta percentuale di potassio, fondamentali per il cuore, l'attività muscolare e il trattamento dell'ipertensione, rendono questo frutto un ingrediente privilegiato nella dieta di sportivi e giovani. Inoltre, la spiccata digeribilità della polpa, unita alla ricchezza di fibra vegetale (oltre il doppio delle Renette), che notoriamente aiuta l'intestino a ridurre l'assorbimento di zuccheri e grassi, la rende consigliabile a chi ha problemi di alterazione del metabolismo."



"Il consumatore ha sempre più urgenza di apprendere 'liete novelle', a portata della sua capacità di spesa – ribadisce il Prof. Calabrese – Ma produrre bene e farlo sapere non basta; bisogna rendere reperibili i prodotti e animare un alto livello di interesse in tutta la catena alimentare, coinvolgendo anche il mondo della trasformazione e della ristorazione, per educare le generazioni a un nuovo e più moderno stile di consumo, proponendo modelli più vicini alla salute delle persone, ma anche ai prodotti locali e alla loro stagionalità."



E conclude: "In un territorio così vario e ricco in tema gastronomico, il discorso ortofrutticolo va approfondito e deve prendere una piega del tutto diversa da quella di un semplice fine-pasto, o contorno, per diventare patrimonio di benessere per se stessi e per la sostenibilità bio-economica della propria terra. D’altronde, il plus-valore di un bene, qualunque esso sia, va sempre connotato e raccontato: al piacere di mangiare e vivere, vale la pena di unire quello di vivere sani e più a lungo."

Contatti:
Confraternita della Pera Madernassa di Guarene

Adriano Bongiovanni: adrbong@tin.it
Emilio Cravanzola: emiliocravanzola@libero.it
Fabrizio Ventura: fabrizioventura@progettofuturo.it