Vincenzo sottolinea il clima instabile dell'ultimo periodo, che però non ha creato problemi alle produzioni, in raccolta al giusto grado zuccherino. "D'estate qui nelle nostre zone - spiega il produttore - fa davvero caldo. Ultimamente invece si registrano piogge e grande nuvolosità: sono condizioni davvero anomale."
Il prodotto si presenta con una pezzatura ottima, con grappoli belli da vedere. "Ci si auguravano prezzi più sostenuti e invece non sembra sia così." Secondo Vincenzo, la situazione attuale delle quotazioni basse si deve al sistema di commercializzazione con una filiera lunghissima (produttore-intermediario-grossista-grande distribuzione), e quindi alle troppe figure professionali coinvolte nella vendita che portano il prezzo alla produzione a ridursi.
"Anche se non ho dati statistici alla mano - continua Vincenzo - è chiaro che la produzione si sta riducendo, a causa della crisi che c'è e dei prezzi bassi che si riescono a spuntare. Fare nuovi investimenti è quindi poco conveniente. Nelle campagne manca il rinnovo di piante che si registrava in passato. In generale, si tende ad essere cauti: forse si investe solo sui terreni più vocati o vergini, in modo tale da ottenere una produzione di particolare qualità, che garantisca almeno quel minimo prezzo necessario ad avere un po' di redditività."
In riferimento alla richiesta di uva da tavola, il produttore dichiara: "Da quanto ci riferiscono gli operatori commerciali, sembra che non ci sia una grossa domanda, sia a livello nazionale che internazionale, per colpa della crisi e del maltempo che sta caratterizzando l'inizio dell'estate. Fin quando non arriverà il caldo, i volumi saranno perciò un po' ridotti."
Il produttore si rivolge ad operatori commerciali che hanno come destinazione sia i mercati nazionali che internazionali (ad esempio Belgio, Inghilterra, Germania ma anche Medio Oriente e Canada) e che gestiscono le forniture in base alla richiesta.
Rispetto agli altri anni, da quest'anno c'è una particolare attenzione durante la raccolta dell'uva da tavola. "Prima si fanno dei campionamenti, si verifica il grado zuccherino (Brix) e poi si procede al taglio. Nell'area di Grottaglie, infatti, solo in pochi hanno iniziato a raccogliere. Già tra una settimana, in ogni caso, dovremmo entrare nel vivo della campagna."
Vincenzo sottolinea, inoltre, un incremento di domanda verso uve apirene (senza semi). "Vedremo al momento del taglio se la richiesta resterà tale." Tutte le partite di apirene sono state vendute; in fase di raccolta si vedrà però se le aspettative sulla domanda verranno realmente soddisfatte.
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