Si sono incontrati i ricercatori ed i tecnici delle regioni Piemonte, Emilia-Romagna, Trentino, Sud-Tirolo e Valtellina, in cui la confusione sessuale è ormai una tecnica di controllo consolidata ed estesa.
La confusione sessuale rappresenta una storia di successo per la sostenibilità ambientale e la sicurezza alimentare della frutticoltura in questi territori: questa tecnica di controllo ha permesso di ridurre notevolmente il numero di interventi chimici e rappresenta al momento la strategia su cui si basa la difesa dai principali lepidotteri di pomacee e drupacee (Cydia molesta, Cydia pomonella, Anarsia lineatella).

Durante il workshop, sono stati presentati i dati relativi all'efficacia della confusione sessuale nella difesa di pomacee e drupacee, le superfici interessate, le problematiche emerse, i vantaggi e svantaggi dei dispositivi impiegati, attualmente presenti sul mercato.
L'evento è stato infatti sponsorizzato dalle principali società, quali Shin-Etsu, Suterra, Basf, Certis, Sumitomo Chemical Italia, che operano da anni nel settore e sono impegnate nello sviluppo e miglioramento di dispositivi per la confusione sessuale.
Il direttore del CReSO, Silvio Pellegrino, e il presidente, Michele Quaglia, hanno dato inizio ai lavori della giornata. A seguire sono intervenuti l'Agronomo Alberto Schiaparelli, Mauro Boselli del Servizio Fitosanitario Emilia Romagna, Stefano Caruso del Consorzio Fitosanitario di Modena, Paul Pernter del Centro di Consulenza per la frutti-viticoltura dell'Alto Adige, Claudio Rizzi e Lodovico Delaiti della Fondazione Edmund Mach, Martino Salvetti della Fondazione Fojanini, Graziano Vittone ed Alessandro Bevilacqua del CReSO.

Silvio Pellegrino (a sinistra) e Michele Quaglia (in piedi)
Alberto Schiaparelli ha svolto una recensione storica sull'evoluzione della confusione sessuale, le cui prime esperienze risalgono agli anni '80, riportando alcuni dati interessanti in termini di superfici controllate con questa strategia di lotta. Oggi, in Italia ci sono 70.000 ettari gestiti con la confusione sessuale e l'Italia rappresenta circa il 30%, in superficie, del mercato europeo.
Un momento dell'intervento di Alberto Schiaparelli.
In Europa, la confusione sessuale è diffusa sul 16% della superficie a pomacee, sull'11% di quella a drupacee e sul 4% a vite. Nel Mondo, circa 1.000.000 di ettari sono trattati con la confusione sessuale.
Mauro Boselli ha evidenziato il problema della Carpocapsa sul pero, e della Cydia molesta e Anarsia lineatella su pesco. Boselli ha concluso che Il potenziale biotico della carpocapsa in Emilia Romagna risulta molto elevato, questo non consente margini di errore nella difesa, pertanto se la confusione sessuale consente di abbassare la popolazione di carpocapsa, sono tuttavia necessari trattamenti insetticidi.
Un momento dell'intervento di Mauro Boselli.
Al contrario, il metodo della confusione è molto efficace nei riguardi di Cydia molesta e Anarsia lineatella. Boselli ha anche aggiunto che tra gli erogatori e i metodi disponibili sul mercato non si evidenziano in campo sostanziali differenze; mentre la raccolta e lo smaltimento degli erogatori non biodegradabili costituiscono un problema ancora aperto.
Stefano Caruso ha illustrato le caratteristiche di rilascio dei principali erogatori per la confusione sessuale di C. pomonella e C. molesta in Emilia Romagna nell'ambito di un progetto svolto fra il 2010 ed il 2012, il cui obiettivo era verificare le caratteristiche dei dispenser in prova, in termini di durata di erogazione, comportamento dell'erogazione stagionale di feromone in relazione all'andamento climatico, verifiche del contenuto iniziale e finale del feromone ed erogazione annuale totale.
Un momento dell'intervento di Stefano Caruso.
Paul Pernter ha spiegato che in Alto Adige la frutticoltura interessa 18500 ha e la confusione sessuale interessa il 78% delle superfici coltivate. La confusione è sessuale, spiega Pernter, è diventata la base della difesa dalla carpocapsa e ha permesso di ridurre il numero di trattamenti. Pernter ha spiegato il comportamento della carpocapsa a seconda dell'altitudine, evidenziando come cambia il numero di generazioni da 2-3 nei meleti ubicati a 220 m slm a 1 generazione nei meleti ubicati a 1000 m slm.
Un momento dell'intervento di Paul Pernter.
Pernter ha continuato presentando i risultati relativi a due anni di esperienza utilizzando gli erogatori Puffer CheckMate CM-O in Val Venosta.
Claudio Rizzi ha illustrato il comportamento dei principali modelli di erogatori per la confusione sessuale del melo in Trentino, riportando anche risultati analitici di emissione dei feromoni dei diversi erogatori a basso ed ad elevato rilascio.
Un momento dell'intervento di Claudio Rizzi.
Lodovico Delaiti ha illustrato l'esperienza maturata in Trentino con l'utilizzo dei Puffer nella lotta alla C. pomonella. In Trentino, ci sono 10.500 ha coltivati a melo, di cui il 50% situati a 500 metri sul livello del mare e 7.900 ha gestiti con la confusione sessuale. Delaiti ha evidenziato che sta aumentando la pressione di carpocapsa nelle aree più calde di fondovalle, dove il lepidottero compie 2 generazioni complete.
Lodovico Delaiti
Martino Salvetti ha illustrato il controllo della carpocapsa con la tecnica del disorientamento in Valtellina. Salvetti ha spiegato che Il disorientamento prevede l'applicazione di un numero maggiore di erogatori rispetto alla confusione (1200-2000 ad ettaro), con carica ridotta, che originano numerose false tracce simili a quelle rilasciate dalle femmine. I diffusori del disorientamento sono in commercio nella formulazione Ecodian CP per il contenimento della sola Carpocapsa ed Ecodian Star nella versione combinata Carpocapsa + Cydia molesta. Non presentano il problema dell'accumulo nel frutteto e dello smaltimento, in quanto sono ricavati in materiale biodegradabile (Mater B).
Martino Salvetti
Salvetti ha anche spiegato la strategia di applicazione: il numero di applicazioni stagionali di erogatori e l'epoca di applicazione vanno stabiliti in base alla strategia di difesa che si intende adottare; è necessario valutare la durata del periodo di volo dell'insetto che è compresa tra 70 e 100 giorni. Salvetti ha concluso dicendo che il disorientamento ha finora consentito un efficace controllo senza dover ricorrere ad interventi chimici estivi (luglio-settembre).
Graziano Vittone, moderatore degli interventi, ha concluso la prima parte dei lavori illustrando la confusione sessuale su pomacee e drupacee in Piemonte, in termini di diffusione del metodo, i punti critici del metodo e l'andamento dell'erogato dai principali modelli utilizzati. In Piemonte, nella sola provincia di Cuneo ci sono 2.600 ettari di melo (pari al 61% della superficie totale in provincia di Cuneo e al 52% della superficie totale in Piemonte) e 4.150 ettari di pesco (pari al 92% della superficie totale in provincia di Cuneo e al 76% della superficie totale in Piemonte) controllati con la confusione sessuale.

Graziano Vittone (a destra) e Alessandro Bevilacqua (a sinistra)
Vittone ha concluso sottolineando che il buon esito della confusione sessuale è legato all'organizzazione tecnica presente sul territorio: il supporto dei Centri di consulenza è fondamentale per monitorare l'emissione degli erogatori, per controllare l'evoluzione in campo dell'insetto e conseguentemente adottare gli interventi correttivi nel rispetto della sicurezza per l'uomo e per l'ambiente.
La seconda parte del workshop è stata dedicata alle Società produttrici di erogatori e sistemi per la confusione sessuale. Ciascuna di esse ha presentato i risultati delle ricerche e le innovazioni future in riferimento alla nuova PAC-Politica agricola comunitaria.
Nel caso specifico, si ringraziano per gli interventi e la collaborazione:
Mauro Manini per SUMITOMO CHEMICAL ITALIA
Andrea Iodice per SHIN-ETSU BIOGARD
Vincenzo Cavicchi per SUTERRA
Maurizio Gerlero per BASF
Andrea Bagnalasta per CERTIS
Le comunicazioni orali saranno a breve disponibili online sul sito www.cresoricerca.it