Carciofo, cicoria, aglio, cipolla e mele: i cinque alimenti utili per i diabetici
"Altro fattore da tenere sotto controllo è l’indice glicemico degli alimenti – spiega Luca Piretta, nutrizionista della SISA – Società Italiana di Scienze dell’alimentazione - vale a dire la capacità di un alimento di aumentare il valore della glicemia indipendentemente dalla quantità di glucosio che contiene. La presenza di glucosio in un alimento può essere trasferita al sangue in modo molto differente da un alimento a un altro indipendentemente dalla quantità presente nell’alimento stesso".
"Per esempio, un pane ricco di fibra come quello integrale tende ad alzare meno la glicemia (e quindi ha un indice glicemico più basso) di quello bianco perché parte dello zucchero resta legato alla fibra che non viene assorbita. Sebbene il riso e la pasta abbiano una quantità di zuccheri simili (80% il riso e 70% la pasta). i granuli di amido del riso sono più piccoli e composti da un tipo di amido più facilmente digeribile e assorbibile e quindi l’indice glicemico sale da 61 per la pasta a 117 per il riso brillato mentre per quello integrale scende a 81 (si considera il pane bianco come riferimento con un indice glicemico pari a 100)".
"Parlando invece dello stile di vita, è importante che una persona affetta da diabete svolga regolarmente attività fisica, è necessaria inoltre la perdita di peso per le persone che sono obese o in sovrappeso. Infatti, nel caso di diabete tipo 2, è molto più facile condurre una vita normale se si riesce a perdere perso (si tratta quasi sempre di soggetti in sovrappeso con un cattiva educazione alimentare) e a fare attività fisica regolare. Avendo uno stile di vita sano si riduce notevolmente l’incidenza della comparsa di malattie che risultano come complicanza del diabete, di tipo neurologico e cardiovascolare".