Zucca, un ortaggio tutto da riscoprire. Al di la' di Halloween
Ben venga dunque Halloween se contribuisce a farle conoscere, soprattutto ai ragazzi ed ai giovani, ma l'uso folcloristico, quasi magico, non deve far passare in secondo piano la loro funzione di cibo. In realtà, la zucca nelle sue molte varietà regionali, è un ortaggio tutto da riscoprire. Soprattutto in cucina: ha infatti i numeri per ottenere maggiore considerazione grazie alla ricchezza delle sue proprietà alimentari e dietetiche.
Nella storia, la zucca è sempre stata un po' messa in un angolo, considerata un cibo povero, legato alla cucina contadina. Grazie al fatto che si conserva a lungo e bene, veniva risparmiata soprattutto per l'inverno, quando non c'erano altre verdure.
La coltivazione, rispetto a una quarantina di anni fa, è sostanzialmente crollata: si dovrebbe essere attorno ai 50.000 quintali (quasi 600.000 mila quintali negli anni Settanta del secolo scorso). Una parte della produzione viene venduta direttamente in azienda.
Negli ultimissimi anni, comunque, si registra una leggera crescita di richiesta, benché "i numeri – precisa Sergio Tronchin, OPO Veneto, responsabile settore commerciale - siano sempre piuttosto contenuti. Prezzi stabili, secondo un andamento medio stagionale, con tendenza però al rialzo". La varietà, che va per la maggiore (attorno al 70 per cento), è la zucca delica (cucurbita maxima). Non supera i due chili: tondeggiante, di colore verde brillante, versatile in cucina.
Nella foto qui sopra a destra: composizione realizzata con zucche intagliate, opera del Team intagliatori dell'Unione Cuochi del Veneto.
Segue un venti per cento di cucurbita violina, per la forma di violino con cui si presenta, la cui polpa è soda e dolce. Tra le altre varietà in commercio merita un accenno la zucca di Chioggia, chiamata anche "zucca barucca" per la superficie verrucosa. La parola barucca è di origine veneta (baruca), che a sua volta deriva dal latino verruca (verruca). Nell'area chioggiotta è detta anche zucca baruffa, definizione che si richiama alla splendida commedia "Le baruffe chiozzotte" di Carlo Goldoni, dove è menzionata. Nel passato era diffusa in tutto il Veneto e conosciuta come "zucca marina", definizione tuttora usata; si presenta con una forma rotondeggiante, ma schiacciata ai poli, bitorzoluta; ha la buccia di colore verde grigio e si caratterizza per la polpa gialla. Ottime proprietà gustative.
Chioggia sta dedicando alla "sua zucca" tutta una serie di manifestazioni culturali, popolari, gastronomiche con lo scopo di farla conoscere e promuoverla come una identità di un territorio particolarmente vocato all'orticoltura. In questa operazione di marketing è molto impegnato il mercato ortofrutticolo di Brondolo, alle porte della città, presieduto da Giuseppe Boscolo Palo (vedi precedente notizia).