Radiazioni oltre i livelli di sicurezza in Giappone: contaminati 11 tipi di verdure nella zona di Fukushima
Le autorità di Tokyo hanno detto che l'acqua della capitale presenta 210 becquerel di iodio radioattivo, oltre due volte superiore ai livelli di sicurezza per i neonati. "Questo è senza dubbio un effetto dell'impianto di Fukushima Daiichi", ha detto un funzionario della città, riferendosi all'impianto nucleare danneggiato che si trova 250 km a nord della capitale.
Il governatore di Tokyo, Shintaro Ishihara, ha sottolineato comunque che i livelli di radiazioni non rappresentano un rischio immediato per la salute e che l'acqua può ancora essere usata. "Ma per i bambini sotto un anno di vita è meglio evitare l'acqua del rubinetto", ha detto.
Alimentando i timori internazionali, la statunitense Food and Drug Administration ha dichiarato che bloccherà l'importazione di latte, verdura e frutta dalle quattro prefetture colpite dalla crisi nel nordest del Giappone. La Corea del sud potrebbe essere il prossimo paese a bandire il cibo giapponese dopo la peggiore crisi atomica da Chernobyl nel 1986.
Nell'impianto di Fukushima, gli ingegneri sono sempre al lavoro per cercare di contenere ulteriori contaminazioni. Il Giappone ha detto che radiazioni oltre i livelli di sicurezza sono state riscontrate in 11 tipi di verdure nella zona, oltre che in latte e acqua. Ma i funzionari insistono che non ci sono danni per la salute al momento e hanno esortato il mondo a non reagire in maniera eccessiva.
La peggior crisi dalla Seconda guerra mondiale della nazione asiatica potrebbe causare circa 300 miliardi di dollari di danni e scuotere anche il mercato finanziario globale, oltre ad aver provocato circa 23.000 vittime tra morti e dispersi.
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha espresso timori per la mancanza di informazioni da parte delle autorità giapponesi. Il segretario alla Difesa Usa Robert Gates si è detto preoccupato che le radiazioni colpiscano i 55.000 soldati Usa che si trovano in Giappone, molti dei quali coinvolti nelle operazioni di soccorso.
Gli esperti hanno riferito che piccole tracce di particelle radioattive, monitorate mentre si diffondo dal Giappone al nord America, Atlantico ed Europa, sono lontane dal provocare qualsiasi danno agli essere umani.
"E' solo questione di giorni prima che si disperdano nell'emisfero nord", ha detto Andreas Stohl, scienziato di Norwegian Institute for Air Research.