
FreshPlaza ha raccolto la sua testimonianza: "Alle volte, nella vita, bisogna essere capaci di fare un passo indietro", ha dichiarato Baralis, aggiungendo: "Ritenendomi un "uomo di azienda", ho sempre messo l'interesse dell’impresa al di sopra del mio; anche in questo frangente, dunque, decido e agisco coerentemente. Avrei anche presenziato all’Assemblea della scorsa settimana, ma non c’erano le condizioni per farlo".
"Rimango comunque legato all'esperienza svolta in Lagnasco nel corso di questi tre anni e mezzo, quasi quattro, della mia permanenza nel ruolo di direttore. Se guardo indietro a come eravamo, prima degli investimenti produttivi effettuati (vedi precedente articolo) e prima della fusione (vedi precedente articolo), credo che il lavoro svolto sia in ogni caso degno di nota e di considerazione. Per questo oggi lascio il mio ruolo con una punta di orgoglio".
L'elemento scatenante per il malcontento dei soci, alcuni dei quali erano già fuoriusciti dalla Lagnasco Group nei mesi scorsi, sembra essere stato provocato da una liquidazione non soddisfacente della campagna pesche. Baralis precisa: "La campagna, in termini quantitativi e temporali, è durata otto settimane, esattamente come negli anni scorsi. Il problema è stato invece di tipo qualitativo, non è chiaro ancora se determinato da cause colturali o gestionali. Eravamo per l’appunto ancora in fase di valutazione, anche per tracciare eventualmente una strategia alternativa, ma non ce n’è stato il tempo”.
"Ritengo tuttavia – sottolinea Baralis – che nella fuoriuscita di alcuni soci abbiano giocato anche altri fattori, a prescindere dall’elemento contingente di una liquidazione inferiore alle aspettative. Forse proprio la fusione intervenuta, nell’aprile 2010, tra Lagnasco Frutta e P.A.V (Produttori Agricoli Verzuolesi) ha determinato dinamiche e strategie che non hanno trovato la condivisione da parte di tutti. Tant’è vero che alcuni soci hanno dato le dimissioni prima ancora di conoscere la liquidazione relativa alla campagna pesche".
Baralis conclude: "Rimane da parte mia la piena disponibilità, se mi verrà richiesto, ad adoperarmi per un "passaggio di consegne" nei confronti di chi mi succederà, perché tutto sommato sono affezionato alla realtà di Lagnasco Group e sono pronto a fare la mia parte fino in fondo".
Sembra che le dimissioni di Gianmatteo Baralis potrebbero essere seguite a breve, forse nel mese di giugno, anche da quelle di presidente e vicepresidente di Lagnasco Frutta e del presidente di Lagnasco Group.