Trieste: mercato ortofrutticolo disastrato per i danni della bora
Dal mercato esce un forte sollecito al Comune, proprietario e gestore della struttura: "Vogliamo risposte concrete adesso che la struttura è stata ulteriormente danneggiata dalle ultime intemperie". Aggiungono i commercianti: "Oltre a ciò, a seguito della mancanza di personale a disposizione della direzione, l’accesso al Mercato è attualmente possibile solo dalla porta carraia".
Il problema, come si sa, è antico, la voce degli operatori è uscita con delusione più volte, e adesso al disagio dell’invecchiato mercato si aggiungono per il Comune tanti altri, messi in evidenza proprio dal maltempo. Ma chi lavora all’Ortofrutticolo si dimostra stanco: "Gli evidenti problemi logistici e i danni commerciali derivanti da questa situazione sono stati sopportati dalla categoria, a lungo, con pazienza e comprensione - dice la loro nota -, ma davanti al prolungarsi di uno scenario ormai insostenibile, che è destinato a ripetersi nel tempo, gli operatori del Mercato esigono un intervento concreto ed a breve termine dell’amministrazione comunale, peraltro più volte sensibilizzata e informata al riguardo, perché vengano effettuate quelle azioni necessarie a garantire il funzionamento della struttura".
"Gli operatori ricordano che attualmente nel Mercato operano, in 32 box in concessione, 17 imprese, fonte occupazionale diretta per 60 addetti e indiretta per altri 140 circa. Le imprese del polo ortofrutticolo vantano complessivamente un fatturato annuo di alcune decine di milioni di euro, con riflessi evidenti e importanti, anche sotto il profilo del gettito fiscale locale. Il Mercato - si aggiunge - è punto di approvvigionamento esclusivo per circa 130 dettaglianti del settore, i supermercati di un noto marchio cittadino, numerosi ristoranti e comunità, nonché per una consistente clientela che giunge anche da Capodistria, Maribor e Lubiana, con la prospettiva peraltro, a seguito dell’entrata nell’Ue della Croazia, di un ulteriore, possibile, bacino di utenza".
Dopo il mancato trasferimento alle Noghere con la giunta Dipiazza, si era di recente manifestato l’interesse della Camera di commercio di trasferire l’Ortofrutticolo in un nuovo centro all’ingrosso fuori città, ma nessun accordo è intervenuto con il Comune.