Curare i calcoli renali con il succo di frutta
Naturalmente lo stile di vita, la dieta, l'apporto di liquidi, una sudorazione consistente e anche fattori ereditari, possono contribuire all'insorgenza del disturbo, ma in base alle cause è possibile anche prevenire sia la formazione, che la ricomparsa dei sintomi.
Generalmente nei pazienti affetti da nefrolitiasi, si consiglia di introdurre cibi o bevande ad alto contenuto di citrato come ad esempio succo di limone, questo perché il citrato riduce la formazione dei calcoli di ossalato di calcio.
A tal proposito uno studio pubblicato sul Clinical Journal of the American Society of Nephrology afferma che, in particolare il succo d'arancia, rispetto al succo di limone, porterebbe ad una riduzione della propensione alla cristallizzazione dell'ossalato di calcio e dell'acido urico e quindi potrebbe essere una valida alternativa alla cura farmacologia nei pazienti che presentano intolleranze al citrato di potassio. La ricerca infatti dimostra che, nonostante il contenuto di citrato comparabile tra succo di limone e arancia, il secondo ha un maggiore effetto alcalinizzante e citraurico.
Chiaramente sono necessari maggiori studi per valutare effettivamente il ruolo del succo di arancia nella prevenzione a lungo termine della nefrolitiasi e sono tutt'ora in corso altre ricerche. Inoltre, altri ricercatori affermano che non tutti i succhi contenenti citrato come ad esempio il succo di pompelmo o mirtillo, hanno lo stesso effetto: alcuni succhi proteggono dal rischio di calcoli e altri potrebbero anche aumentare la possibilità di ricomparsa.