Francia: i produttori di pomodoro della Bretagna vendono anche elettricita'
Con l'aumento dei prezzi delle materie prime, Philip Dare, presidente della cooperativa Savéol, cercava qualcuno che producesse in serra nella Bretagna del nord, per vedere come abbassare il costo del riscaldamento degli impianti, che è la seconda voce di spesa più importante (30%), dopo il costo della manodopera.
Nel 2004, Dare si è convertito alla cogenerazione, un metodo di produzione di calore meno costoso, che gli consente di riscaldare i suoi 41.000 mq di serre installate a Guipavas (nord della Bretagna).
In una stanza insonorizzata, due enormi motori gialli funzionano 24 ore al giorno. Il Caterpillar da 16 cilindri invia 2.280 KW alla rete, che equivalgono al consumo di circa 1.700 abitazioni. Il calore generato viene recuperato in un sistema idrico, che arriva fino alle serre.
L'efficienza dell'unità produttiva è di oltre l'87%, cioè più del doppio rispetto a quella della società elettrica francese EdF, che eroga anche il gas. Le emissioni di anidride carbonica, dopo opportuno filtraggio, possono anche essere diffuse nelle serre, per migliorare la fotosintesi delle piante.
"La cogenerazione è molto diffusa in Olanda, il rendimento raggiunge spesso il 95%. Otto serre su dieci hanno optato per questo sistema e vendono l'energia alle reti locali", ha affermato Dare, che ha investito 1,7 milioni di euro per l'installazione.
Nel giro di due anni, gli agricoltori della Bretagna credono di poter produrre 60 MW di potenza per rifornire circa 55.000 abitazioni della regione, che produce solo l'8% dell'energia elettrica che consuma.
Questa soluzione è economicamente sostenibile per i produttori. "Lo stato autorizzerà la vendita di energia elettrica sul mercato libero da aprile a ottobre", ha dichiarato Thierry Merret, presidente di FRSEA (Fédération Régionale des Syndicats d'Exploitants Agricoles).