Centro Agroalimentare Roma in prima fila per legalita' e sicurezza tutte le attivita' lavorative nel CAR
A nome delle rispettive amministrazioni, il manager Massimo Pallottini (nella foto, a destra) e il dirigente ministeriale Marco Esposito (nella foto, a sinistra) hanno concordato un salto di qualità nell'ambito dei controlli di legittimità sulle attività e sui rapporti di lavoro in quel luogo di frontiera che è il Centro Agroalimentare Roma.
Poiché il CAR svolge le sue attività in un contesto sociale e ambientale critico (l'area tiburtina tra periferia romana e Guidonia) ove gravitano migliaia di immigrati extracomunitari spesso clandestini in cerca di lavori saltuari e si concentrano forme di microcriminalità italiane ed estere, interessi malavitosi, devianze ed illeciti come infrazioni episodiche, abusi e violazioni di leggi e di regolamenti, l'opera di trasparenza e legalità della società di gestione è onerosa, faticosa, difficile. E seppur sufficiente a far da argine e trincea contro le insidie esterne, talora l'impressione di un autentico assedio non è immotivata.
Per adeguare a quest'ampia casistica controlli ispettivi e interventi repressivi dell'organismo provinciale del Ministero del lavoro – ottimizzandone l'azione di contrasto – la convenzione consentirà dunque al personale DPL-SIL (la Direzione e l'Ispettorato del lavoro) di entrare nel CAR in incognito. E di organizzarsi, muoversi, prepararsi ai compiti di ufficio nelle sedi interne più idonee con gli strumenti più adatti. "In sostanza – afferma Pallottini – Cargest garantisce alla Direzione del lavoro le migliori condizioni materiali e informative per dedicarsi alla prevenzione e all'eliminazione di ogni eventuale irregolarità nelle attività e nei rapporti di lavoro con la dovuta continuità di attenzioni investigative, di azioni preventive, interventi repressivi".
Oltre al riconoscimento ufficiale delle rispettive competenze ed esigenze nella applicazione del diritto del lavoro, delle legislazioni sociali (assistenza e previdenza), delle norme contrattuali e sulla sicurezza del lavoro, i due "partner" hanno creato un modello di collaborazione, con i seguenti obiettivi: prevenire i lavori irregolari e rischiosi, agevolare i controlli, reprimere i casi di sfruttamento e perseguirne i colpevoli.