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Virtuosissime carote

Sono uno degli ortaggi più comuni e diffusi, coltivabili con facilità e infestanti allo stato spontaneo. La parte commestibile è la radice, ma anche le foglioline più tenere possono essere mangiate, aggiunte a insalate o minestre. Di consistenza croccante e di gusto dolce, le carote sono ottime sia cotte sia crude, possono essere usate da sole come contorno, oppure come ingrediente per succhi e centrifugati, per primi piatti e persino per dessert.
 
Apporta poche calorie ma molte vitamine, minerali e un po’ di zuccheri, e ha un alto indice di sazietà. È quindi un ortaggio da mettere in tavola di frequente, in particolare per la sua ricchezza di caroteni, sostanze che l’organismo trasforma in vitamina A. I caroteni sono presenti in tutti i vegetali di colore giallo-arancio e verde scuro, ma prendono il nome proprio dalle carote perché furono individuati per la prima volta proprio in questi ortaggi.

La vitamina A protegge la pelle dall’invecchiamento e dai raggi solari favorendo l’abbronzatura, e contribuisce alla salute della vista. Resiste bene alla cottura, che anzi favorisce l’assorbimento dei principi nutritivi presenti nelle carote migliorandone la digeribilità, ma è sensibile all’aria: per evitare che i caroteni si ossidino bisogna preparare le carote subito prima di mangiarle.

Le altre sostanze contenute in questi ortaggi, cioè le vitamine B, C, D, E, i flavonoidi e vari minerali fra cui calcio, fosforo, potassio, li rendono utili a difendere la salute di tutto l’organismo e in particolare a rinforzare le difese immunitarie, combattere gli effetti dei radicali liberi, favorire l’allattamento, controllare il colesterolo, facilitare la diuresi e tonificare i reni, regolare le funzioni intestinali, proteggere il sistema cardiovascolare e quello respiratorio. Sono inoltre benefiche per lo stomaco e il fegato e si usano anche per applicazioni esterne sulla pelle infiammata e screpolata.

Storia
Furono Greci e Romani a dare avvio alla coltivazione delle carote, già conosciute e utilizzate allo stato selvatico. Inizialmente più piccole e di colore rosso, giallo o viola, sono state selezionate verso il diciassettesimo secolo fino a diventare così come le conosciamo oggi.

Acquisto e conservazione
Se il ciuffo di foglie è presente, dev’essere di un verde brillante e ben turgido, ma di solito le carote che si trovano in vendita ne sono prive. Le più dolci hanno l’anima interna sottile: per questo è meglio acquistarle con il picciolo superiore piccolo. Devono inoltre avere un colore arancione vivace, privo di parti scure o zone verdi. Si conservano a lungo in frigorifero, ma a temperatura ambiente le carote diventano presto amare e perdono la loro consistenza croccante. Se hanno ancora le foglie, bisogna toglierle perché altrimenti possono marcire deteriorando anche le radici.
Data di pubblicazione: