Le vostre idee per il reparto ortofrutta del supermercato (2)
Emilio Senesi è esponente della Presidenza nazionale di ACU-Associazione Consumatori Utenti e ha esperienza come ricercatore scientifico nel settore.
Ecco cosa ci scrive:
"A mio parere, il difetto del reparto ortofrutta in super- e ipermercati è quello di offrire un prodotto che, per forza di cose - esigenze logistiche, grossi quantitativi, limiti di prezzo - non può essere personalizzato. Per esempio, in molti casi la frutta e alcuni ortaggi destinati alla GDO hanno un livello di maturazione diverso (cioè vengono raccolti in anticipo) da quello ritenuto ottimale per le caratteristiche qualitative, soprattutto in termini di consistenza, sapore e aroma.
Il consumatore che acquista frutta e ortaggi al supermercato spesso non è soddisfatto oppure non riesce a godere appieno delle caratteristiche sensoriali. L’acquirente di frutta e verdura della GDO è quindi attirato da fattori come la comodità, il prezzo piuttosto che da altri elementi quali la salubrità, la trasparenza, la qualità, il servizio.
Le stesse modalità di esposizione sono criticabili e largamente migliorabili; per esempio nei mesi estivi quasi mai si vede della frutta o degli ortaggi freschi mantenuti in un espositore refrigerato. Negli Stati Uniti è norma esporre meloni, cocomeri a fette mantenuti in banchi con ghiaccio a scaglie, come fossero dei branzini! (Vedi foto sotto).
Le iniziative da prendere sarebbero parecchie. Il "consulente naturale", come suggerito nell'editoriale, potrebbe essere una di queste, ma anche più semplici iniziative potrebbero avere un grande impatto sui consumatori.
Per esempio la settimana dei carciofi (il primo prodotto che mi viene in mente), con materia prima proveniente da diverse zone produttive italiane e comunitarie, con spiegazioni e illustrazioni di ricette, adatte specialmente a bambini e ragazzi, con cartelli e filmati che mostrano il ciclo produttivo, con esperti che spiegano i criteri di scelta, i controlli e le analisi eseguite.
A questo punto non resta che produttori, consumatori e distributori si siedano intorno a un tavolo e discutano il da farsi in modo trasparente. Noi siamo pronti a fare la nostra parte".
Contatti:
Emilio Senesi
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