Carciofi contro il colesterolo
Gli studi di Niness pubblicati "Journal of Nutrition" evidenziano infatti che l'inulina è in grado di ridurre il tasso di colesterolo e di trigliceridi del sangue e di contrastare l'aumento della glicemia. Il cuore del carciofo - costituito dalle brattee interne e dal ricettacolo del capolino - contiene inoltre acido clorogenico (CA), un antiossidante naturale preventivo contro le patologie arteriosclerotiche e cardiovascolari. Caratteristiche che rendono tale ortaggio un vero e proprio "alimento funzionale".
Per trarre beneficio dalle straordinarie qualità curative del carciofo, bisognerebbe assumere una quantità di prodotto fresco pari a circa 100 grammi al giorno per un periodo prolungato. Il consumo dell'ortaggio fresco è infatti quello ideale perché consente di fare il pieno di cinarina e di tutte le altre sostanze salutari in esso contenute.
Le sostanze nutritive e le proprietà organolettiche del carciofo però si disperdono se lo si consuma fritto o in abbinamento ad insaccati, vino e formaggi che inibiscono l'azione anti-tossine.