"Europa: ancora niente verdura e frutta "sformata" sugli scaffali"
La catena britannica Sainsbury ha chiesto alla comunità europea di essere un po' più elastica sulle norme di commercializzazione, per consentire ai negozi di vendere più prodotti, con meno sprechi, diversificando l'offerta in diverse classi di spesa e offrendo ai consumatori prodotti economici, anche se non belli a vedersi.
Altri supermercati, tuttavia, non concordano con questa impostazione e temono che i clienti possano rifiutarsi di acquistare prodotti non in linea con gli standard. Secondo un portavoce della Friends of theEarth, l'idea di un allentamento dei criteri potrebbe anche essere buona, ma se davvero lo scopo è quello di sostenere il settore agricolo, prima bisognerebbe pensare a pagare di più i produttori.
Fonte: dailymail.co.uk