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Massimiliano Persico, direzione marketing Cartonpack Group

"Un 2025 di consolidamento, innovazione di gamma e crescita sui mercati esteri"

Per Cartonpack Group, il 2025 è stato un anno di consolidamento e accelerazione. A delinearne i risultati e le prospettive è Massimiliano Persico, alla direzione marketing del Gruppo, che ripercorre i principali passaggi di un percorso orientato all'innovazione, al servizio e al rafforzamento della presenza internazionale.

© Maria Luigia Brusco | FreshPlaza.it
Cartonpack Group – Macfrut 2025

"Il 2025 è stato un anno di consolidamento e accelerazione", spiega Persico. "I risultati più rappresentativi sono stati il potenziamento della capacità produttiva, mettendo a fattor comune le tecnologie delle varie aziende coinvolte nel Gruppo (Cartotecnica S.r.l., Ondapack sud S.p.A., Dacapulpl S.l., Smilesys S.p.A., Clifton Packaging Ltd., Fimat S.p.A., Andolfi & C), l'ampliamento della gamma di soluzioni innovative di imballaggi in cartone e una crescita significativa nei mercati esteri". Elementi che, come sottolinea Persico, "riflettono un percorso coerente, orientato all'innovazione e al servizio, che ci ha permesso di affiancare i clienti in modo sempre più affidabile e strategico".

© CARTONPACK GROUP
BK3, un secchiello dotato di sistema apri e chiudi

Nel corso dell'anno, è cambiata anche la domanda da parte dei clienti ortofrutticoli. "La richiesta si è evoluta verso soluzioni sempre più funzionali e sostenibili", osserva Persico. "I clienti cercano imballaggi che ottimizzino la logistica, migliorino la presentazione a scaffale e riducano l'impatto ambientale". In questo contesto, alcune tipologie di packaging hanno registrato una crescita più marcata: "Parliamo degli imballaggi automatici e semi-automatici, le soluzioni personalizzate per il retail moderno e le confezioni monomateriale in cartone, pensate per una gestione più semplice del fine vita".

Ad esempio, il bucket rappresenta una soluzione studiata per rispondere alle nuove esigenze di consumo snack attraverso un contenitore monomateriale. "Il BK3, un secchiello dotato di sistema apri e chiudi, è pensato per intercettare un trend ormai consolidato: quello dello snack, diventato un'abitudine trasversale che coinvolge non solo i più giovani. Il prodotto ha già ottenuto un riscontro significativo sul mercato ed è stato adottato da realtà di primo piano come Orsero e Frutti di Gil. A livello internazionale, il BK3 è stato scelto anche da Edeka, che lo ha introdotto per prima in Europa all'interno della Grande distribuzione. Il bucket si configura così come un esempio concreto di packaging monomateriale, completamente smaltibile nella plastica e interamente riciclabile, in linea con le più recenti esigenze di sostenibilità ambientale".

Sul fronte della carta e del cartone, l'azienda propone, tra le varie soluzioni, il Carton Shell®, progettato per il confezionamento di prodotti vari, come piccoli frutti, kiwi e uva. In particolare, nella linea Papersys l'utilizzo del cartone avviene in accoppiata con la cellulosa: si tratta di una scelta tecnica che consente di realizzare un imballaggio monomateriale. "L'intera struttura è infatti di natura cellulosica e può essere smaltita nella carta. La componente in cellulosa rappresenta sempre meno del 5% del peso totale dell'imballaggio, garantendo così la piena riciclabilità del prodotto secondo gli standard di raccolta", spiega Persico. "Il monomateriale è un vero e proprio mantra aziendale. L'obiettivo è chiaro: eliminare progressivamente ogni combinazione di materiali, semplificando il fine vita del packaging e rispondendo alle crescenti richieste di sostenibilità provenienti dal mercato ortofrutticolo".

Le innovazioni di packaging introdotte nel 2025
Quest'anno ha visto l'introduzione di nuove soluzioni, con vantaggi concreti per produttori e distributori. "Abbiamo introdotto soluzioni che combinano resistenza strutturale degli imballaggi, funzionalità migliorate per le fasi del confezionamento e ottimizzazione dell'impiego delle materie prime, scegliendo la mono-materialità come driver strategico".

L'attenzione si è concentrata su diversi aspetti: design strutturali evoluti, come il CartonShell per i formati più grandi; interventi tecnici volti a migliorare la conservazione del prodotto, come il fondo Airbag che elimina i pad o il pluriball; e sistemi di confezionamento più rapidi, come il cestino in microonda con coperchio in rPET per linee automatiche. Innovazioni che, secondo Persico, "permettono ai produttori di ridurre i costi operativi e ai distributori di migliorare l'efficienza lungo tutta la filiera".

© CARTONPACK GROUP

Imballaggi per il prodotto biologico
Nel tempo si è progressivamente assottigliata la dicotomia tra prodotto convenzionale e biologico, almeno sul piano dell'approccio al packaging. L'elemento che continua a fare la differenza riguarda piuttosto la propensione economica: il biologico si colloca infatti in una fascia di prezzo più alta e viene percepito come un prodotto premium. "Questa caratteristica apre la strada a soluzioni di confezionamento leggermente più impattanti dal punto di vista dei costi, ma coerenti con il posizionamento del prodotto. Se, ad esempio, per l'uva convenzionale il mercato richiede prevalentemente lo sfuso o, al massimo, il top seal - un cestino in R-PET con film in PET realizzato su linee automatiche - nel segmento biologico si sperimentano soluzioni differenti".

"In questo contesto trovano spazio il Carton Shell o le vaschette in cartone, scelte che comportano un costo unitario più elevato rispetto alla plastica, ma che contribuiscono a valorizzare il biologico come prodotto premium. Più che una diversa filosofia di imballaggio, si tratta dunque di una scelta strategica di posizionamento, sostenuta da una maggiore disponibilità all'acquisto da parte del consumatore – continua Persico – Si tratta, in larga parte, di una questione di percezione: il packaging in carta-cartone, spesso anche stampato, risulta infatti il più apprezzato, perché consente di rafforzare la comunicazione e rendere immediatamente riconoscibile il valore del biologico. Sebbene la comunicazione possa essere veicolata anche attraverso un film plastico, il percepito del biologico resta fortemente legato al mondo carta-cartone".

© CARTONPACK GROUP

Export sempre più centrale nella strategia
Il peso dei mercati esteri è in costante crescita. "L'export rappresenta una componente sempre più centrale della nostra strategia", afferma Persico. "I mercati europei restano prioritari, in particolare quelli dove la sensibilità verso la sostenibilità e l'innovazione di packaging è più avanzata, quindi nell'area nordeuropea".

Accanto all'Europa, emergono però anche nuove opportunità. "Abbiamo registrato segnali molto positivi in alcune aree extraeuropee nel bacino Mediterraneo, prevalentemente Paesi nordafricani, dove cresce l'interesse per soluzioni innovative, affidabili e personalizzabili. In questi Paesi si sta assistendo a una rapida evoluzione delle infrastrutture di confezionamento, con l'introduzione di linee automatiche e l'adozione di nuove soluzioni legate al mondo carta-cartone, fino a pochi anni fa praticamente assenti. Se in passato verso realtà come Egitto o Marocco venivano spediti quasi esclusivamente cestini in plastica e film, oggi il cartone è entrato stabilmente nel mix di packaging utilizzato", spiega Persico.

"Questo cambiamento è legato al ruolo sempre più strategico che il Nord Africa sta assumendo come hub di confezionamento per il mercato europeo, anche per conto terzi. Numerose catene della distribuzione europea si affidano infatti ad agenzie e operatori con centri di confezionamento localizzati nell'area, attratti da una qualità del prodotto ormai riconosciuta come eccellente. Nel corso degli anni, la regione si è progressivamente allineata agli standard qualitativi e di sicurezza alimentare europei. Oggi Paesi come Marocco ed Egitto non possono prescindere dal rispetto dei protocolli europei se intendono esportare prodotti come uva, fragole o mirtilli verso l'Unione europea".

© CARTONPACK GROUP

Fiere ed eventi internazionali
La partecipazione a fiere ed eventi internazionali ha rappresentato un importante momento di confronto. "Dalle fiere è emersa una richiesta chiara di imballaggi sempre più standardizzati, ma al tempo stesso personalizzabili, compatibili con linee automatiche e con un forte contenuto di sostenibilità certificata", spiega Persico.

Nel corso del 2025, oltre agli appuntamenti ormai consolidati come Fruit Logistica e Fruit Attraction, l'azienda ha partecipato anche a expoSe, Macfrut, a incontri professionali a Perpignan e al Morocco Berry Conference, tra gli altri. "Fruit Attraction si è confermata la manifestazione più interessante in assoluto in termini di qualità dei contatti. L'edizione 2025 ha 'mostrato i muscoli', rafforzando ulteriormente il profilo dei visitatori e il livello delle relazioni professionali. Un successo legato anche alla collocazione strategica nel calendario: ottobre è infatti il momento ideale per confrontarsi con gli stakeholder sulle campagne del 2026. Questo non toglie valore a Fruit Logistica, che resta il riferimento assoluto del settore per dimensioni e visibilità; tuttavia, la collocazione a febbraio risulta meno favorevole, perché alcune campagne sono già state definite, e la logistica di Berlino non sempre agevola gli spostamenti. Anche il Morocco Berry Conference ha registrato una crescita significativa, affermandosi come meeting point di riferimento per il comparto berries", evidenzia Persico.

In un contesto in cui non vale più il "bisogna esserci", la vera sfida per le aziende è quella di selezionare con attenzione gli eventi in grado di generare ritorni concreti. "Le fiere rappresentano infatti un investimento rilevante, che richiede valutazioni sempre più strategiche in termini di efficacia, posizionamento e opportunità reali di business. L'attenzione si sposta così dalla quantità alla qualità dei visitatori".

© Cartonpack Group

Un rapporto sempre più collaborativo con la filiera ortofrutticola
Il rapporto tra produttori di imballaggi e operatori dell'ortofrutta è oggi più stretto e strutturato, diventando sempre più collaborativo. "Oggi non siamo solo fornitori, ma partner di progetto. Lavoriamo a stretto contatto con produttori e distributori per sviluppare soluzioni su misura, capaci di rispondere a esigenze produttive, logistiche e ambientali". La sostenibilità è centrale, ma non esclusiva: "Non va dimenticata l'attenzione agli elementi imprescindibili di contenimento dei costi e all'impiego efficiente delle risorse esistenti, perché il dialogo si sviluppa tra professionisti di lunga esperienza che conoscono molto bene necessità, criticità e fondamenti operativi di tutta la filiera".

Un esempio concreto di innovazione condivisa lungo tutta la filiera è rappresentato dal bucket sviluppato per Edeka, inserito nella linea Herzstücke e presente sul mercato da circa un anno. "Il progetto è nato da un confronto diretto con il management del retailer tedesco, alla ricerca di una soluzione capace di interpretare in chiave premium e contemporanea il consumo snack dei mirtilli – spiega Persico – L'idea ha preso forma al Berry Congress 2023, dove è stato individuato il concept e, successivamente, sviluppato attraverso un percorso che ha coinvolto tutti gli attori della catena del valore: dal brand al produttore, fino ai partner tecnologici del confezionamento. Il risultato è un secchiellino con sistema 'apri e chiudi' Smilesys, progettato per rispondere sia alle esigenze di marketing sia ai vincoli produttivi. Tra gli elementi distintivi richiesti da Edeka, l'inserimento del foro a forma di cuore, richiamo diretto all'identità visiva della linea Herzstücke, ha richiesto una fase approfondita di test e validazioni, indispensabili per garantire la piena compatibilità con le linee automatiche di confezionamento".

Le priorità per il 2026
Guardando al prossimo anno, la direzione è tracciata. "Per il 2026, le priorità saranno il continuo investimento in innovazione di prodotto e di processo, il rafforzamento della presenza internazionale e lo sviluppo di soluzioni ancora più sostenibili ed efficienti", conclude Persico. "Continueremo a puntare su qualità, flessibilità e servizio, con l'obiettivo di supportare la filiera ortofrutticola in un contesto di mercato sempre più competitivo e in rapida evoluzione".

Per maggiori informazioni:
[email protected]
www.cartonpack.com

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