Martedì 16 dicembre 2025, i deputati hanno aggiornato alcune norme ambientali della politica agricola comune (PAC) e introdotto un maggiore sostegno finanziario per gli agricoltori. La normativa aggiornata, già concordata con il Consiglio il 10 novembre 2025, è stata approvata in via definitiva con 629 voti favorevoli, 17 contrari e 16 astensioni.
Il relatore André Rodrigues (S&D, Portogallo) ha dichiarato: "Gli agricoltori hanno bisogno di regole chiare, meno burocrazia e pagamenti su cui poter contare. Quanto approvato oggi (si legga ieri 16 dicembre 2025, ndr) dimostra ciò che sosteniamo fin dall'inizio: è possibile avere regole più semplici e un sostegno migliore, senza indebolire le tutele ambientali e sociali".
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Sostegno ai piccoli agricoltori
I colegislatori hanno concordato che le piccole aziende agricole possano beneficiare di un sostegno finanziario annuo fino a 3.000 euro, invece dei 2.500 euro inizialmente proposti dalla Commissione, nonché di un nuovo pagamento una tantum per lo sviluppo dell'attività fino a 75.000 euro, rispetto ai 50.000 euro proposti.
Requisiti ambientali
Per contribuire alla tutela della biodiversità ed evitare agli agricoltori l'oneroso e laborioso compito di arare i campi, le nuove norme garantiscono che i terreni classificati come seminativi al 1° gennaio 2026 manterranno tale classificazione, anche se non sono stati arati, lavorati o riseminati.
Gli agricoltori certificati come biologici saranno automaticamente considerati conformi ai requisiti delle cosiddette "buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA)" per le parti delle loro aziende che sono già biologiche o in fase di conversione. Gli Stati membri potranno limitare questa semplificazione qualora i controlli comportino un elevato onere amministrativo.
Meno controlli in loco
Le ispezioni si svolgeranno secondo il cosiddetto principio del "once only", pertanto gli agricoltori non dovranno essere sottoposti a più di un controllo ufficiale in loco nell'arco dello stesso anno.
Prossime tappe
L'accordo provvisorio dovrà ora essere formalmente adottato dal Consiglio. Entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Fonte: europarl.europa.eu