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Le esportazioni di frutta sudafricana si avvicinano al record di cinque milioni di tonnellate

Le esportazioni di frutta fresca dal Sudafrica sono aumentate significativamente quest'anno, raggiungendo quasi 5 milioni di tonnellate, un volume record, dopo che negli ultimi tre anni erano rimaste piuttosto stabili, intorno a 4,2 milioni di tonnellate. A titolo di confronto, 10 anni fa i volumi di esportazione erano di circa 3 milioni di tonnellate. Poco meno di un quarto della frutta sudafricana viene esportata nei Paesi Bassi.

Le arance sono di gran lunga il prodotto esportato più importante, seguite da Satsuma, mele, limoni e uva da tavola. La stima per il 2025 si basa sui dati delle esportazioni da gennaio a ottobre forniti dal South African Revenue Service (SARS). I 10 mesi rappresentano in genere circa il 95% del volume annuo totale.

© Jan Kees Boon

Quasi un quarto dei volumi arriva nei Paesi Bassi
Rispetto allo scorso anno, le esportazioni di frutta sudafricana sono aumentate di quasi il 20%, mentre rispetto a dieci anni fa l'incremento raggiunge il 66%. Le esportazioni verso i Paesi Bassi e gli altri Paesi dell'Unione europea hanno registrato una crescita simile. In totale, nel 2025 le esportazioni hanno riguardato oltre 1,6 milioni di tonnellate di frutta verso i Paesi dell'Ue.

I Paesi Bassi sono di gran lunga il principale acquirente europeo, con 1,15 milioni di tonnellate. Il Portogallo segue a distanza con 150mila tonnellate, mentre l'Italia si classifica al terzo posto con oltre 100mila tonnellate. Le esportazioni verso il Medio Oriente sono cresciute ancora più rapidamente di quelle verso i Paesi Bassi, con un incremento del 23% rispetto allo scorso anno e dell'80% in 10 anni. In termini assoluti, quest'anno raggiungono le 817mila tonnellate, di cui la maggior parte, 437mila tonnellate, destinate agli Emirati Arabi Uniti.

In termini relativi, la crescita più sostenuta si registra in Asia meridionale e orientale, dove le esportazioni dovrebbero raggiungere le 738mila tonnellate nel 2025. Cina e India sono le destinazioni principali con rispettivamente 153mila e 140mila tonnellate, seguite da Bangladesh e Malesia con circa 120mila tonnellate.

© Jan Kees Boon

Forte crescita verso Russia e Nord America
Quest'anno, altri Paesi extra-Ue hanno ricevuto 487mila tonnellate di frutta. All'interno di questo gruppo, il Regno Unito è la destinazione principale, con 466mila tonnellate. Le esportazioni verso i Paesi africani hanno raggiunto le 478mila tonnellate, con la Nigeria come principale acquirente con 63mila tonnellate. In Africa vengono esportati volumi piuttosto elevati di mele.

Da sottolineare la forte crescita delle esportazioni verso la Russia. I volumi sono saliti a 418mila tonnellate nel 2025, rispetto a meno di 300mila degli anni precedenti. Anche le esportazioni verso il Nord America sono aumentate notevolmente, con Canada e Stati Uniti che hanno importato rispettivamente 187mila e 157mila tonnellate.

Arance di gran lunga il prodotto principale
Le arance rimangono il prodotto di esportazione più importante del Sudafrica. Dopo diversi anni di stabilità, le esportazioni sono aumentate sensibilmente, raggiungendo 1,47 milioni di tonnellate quest'anno, rispetto a 1,1-1,2 milioni di tonnellate degli anni precedenti. I Paesi Bassi rappresentano la principale destinazione delle arance sudafricane.

I Satsuma si classificano al secondo posto con un volume di esportazione di 841mila tonnellate, in netto aumento rispetto a 10 anni fa, quando i volumi erano inferiori a 200mila tonnellate. Le mele seguono come terzo prodotto di esportazione con 670mila tonnellate, in linea con il 2024, con il Regno Unito come principale acquirente, seguito dalla Nigeria. Solo una quota limitata viene destinata ai Paesi Bassi.

Anche le esportazioni di limoni e lime sono in aumento, con 626mila tonnellate di limoni e 22mila tonnellate di lime previste per il 2025. Anche l'uva da tavola è un importante prodotto di esportazione, con 425mila tonnellate, quasi la metà delle quali destinate ai Paesi Bassi. Seguono pere e pompelmi, rispettivamente 300mila e 250mila tonnellate, con i Paesi Bassi come principale acquirente, seguiti dalla Russia. Per i pompelmi, la Cina si classifica al terzo posto.

Le esportazioni di mirtilli restano modeste
Dopo questi frutti di grandi calibri seguono susine, avocado e mirtilli. I volumi di esportazione nel 2025 sono rispettivamente a 91mila, 78mila e 31mila tonnellate. Circa tre quarti degli avocado sono destinati ai Paesi Bassi, rispetto a poco meno della metà delle susine e a più di un terzo dei mirtilli. Per quanto riguarda i mirtilli, quasi lo stesso quantitativo va nel Regno Unito e nei Paesi Bassi.© Jan Kees Boon
Picchi nei mesi estivi
La maggior parte delle esportazioni di frutta sudafricana avviene da giugno a settembre, con picchi nelle esportazioni di arance, Satsuma e limoni. La stagione delle esportazioni di mele è più estesa, da marzo a ottobre. L'uva da tavola viene esportata principalmente da dicembre a marzo e le pere da gennaio a settembre. Le esportazioni di avocado raggiungono il picco da marzo a giugno, mentre la stagione dei mirtilli va da fine agosto a dicembre.

Per maggiori informazioni:
Jan Kees Boon
Fruit and Vegetable Facts
[email protected]
www.fruitandvegetablefacts.com

Data di pubblicazione:

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