La situazione sul mercato dell'indivia resta difficile. I prezzi sono bassi e, nonostante il crescente interesse in vista delle festività, i cambiamenti sul mercato sono limitati. "Come ogni anno, in prossimità delle feste registriamo un netto incremento delle vendite. È un andamento ricorrente non appena si avvicina il periodo natalizio. Purtroppo, il mercato non ne trae un reale beneficio", spiega Herman Lion della Lathouwers and Co.
"Questo rende la situazione piuttosto complicata. Tradizionalmente, l'indivia continua a essere ampiamente consumata durante le festività, quindi il consumo regge. Rimane un alimento base per molte famiglie. I più giovani, tuttavia, hanno meno familiarità con questo ortaggio: alcuni non lo conoscono bene, mentre altri non sanno come prepararlo. La situazione è la stessa da anni ed è difficile da cambiare. Le abitudini alimentari si sono evolute notevolmente nel tempo: oggi le persone scelgono più spesso opzioni semplici e rapide, mentre in passato si era quasi sempre obbligati a cucinare da soli e quindi si utilizzavano più naturalmente verdure come l'indivia", continua Herman.
Nel corso degli anni, sono state sviluppate anche nuove varietà, e l'indivia è diventata meno amara e più dolce. "Questo aiuta, ma non è il problema principale. Se l'indivia è leggermente amara, puoi facilmente renderla più dolce caramellandola, aggiungendo un po' di miele, o cose del genere. In questo modo, puoi influenzare fortemente il gusto finale. Ma, in fondo, resta anche una questione di abitudine, e i giovani devono imparare a mangiarla", sottolinea Herman.
Differenza tra vendita al dettaglio e commercio difficile da spiegare
L'indivia coltivata in pieno campo, che è ufficialmente ripresa da metà ottobre, potrebbe essere leggermente più costosa, ma anche in questo caso non si raggiungono prezzi soddisfacenti. "Certo, le quotazioni sono leggermente più alte, ma l'indivia coltivata in pieno campo dovrebbe effettivamente essere più costosa. È un prodotto che richiede molta manodopera, che a sua volta prevede costi elevati. Tuttavia, i prezzi sono attualmente troppo bassi per i coltivatori. Riceviamo regolarmente domande al riguardo perché, considerando il settore retail, i prezzi al consumo rimangono effettivamente elevati: talvolta 6-6,50 euro per un sacchetto da 0,5 kg, pari a 12-13 euro/kg. Questa differenza è difficile da spiegare, ma la vendita al dettaglio ha le sue dinamiche e strutture di margine. Quello che vediamo è che questi prezzi non si riflettono sui coltivatori", aggiunge Herman.
E questo crea delle difficoltà. "Nel frattempo, anche i coltivatori si accorgono che l'indivia è costosa nei punti vendita e pongono domande al riguardo. Resta difficile spiegare il divario tra i prezzi alla produzione e quelli al retail. Per ora, tuttavia, il mercato è stabile, il che è positivo. E nonostante i bassi prezzi d'asta, le vendite si stanno riprendendo a dicembre. La questione dei prezzi resta comunque un problema, poiché attualmente siamo al di sotto dei livelli a cui siamo abituati in questo periodo dell'anno. I nostri volumi rimangono invariati e la domanda c'è ancora, ma il mercato è sotto pressione. Un'attenzione particolare deve essere rivolta alle giovani generazioni: è essenziale coinvolgerla per garantire il futuro dell'indivia", conclude Herman.
Per maggiori informazioni:
Herman Lion
Lathouwers and Co
Veilinglaan 39
1861 Wolvertem (Meise) - Belgio
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