L'uva seedless a bacca nera Maula simboleggia un percorso di innovazione varietale condivisa, durato oltre quindici anni: un lavoro di squadra tutto italiano che si concretizza nel marzo 2023, quando la nuova cultivar viene registrata nel registro nazionale delle varietà di vite. Maula, il cui nome è ispirato alla città pugliese Mola di Bari, è stata sviluppata dal CREA - Centro di Viticoltura ed Enologia di Turi (BA) insieme al Consorzio Nu.Va.U.T (Nuove Varietà di Uva da Tavola).
A fornire un commento sui risultati finora ottenuti sul fronte agronomico e commerciale sono per Nuvaut il presidente del Consorzio Giacomo Suglia e per il CREA il tecnologo Rocco Perniola.
© Vincenzo Iannuzziello | FreshPlaza.it"Per i produttori, Maula offre un ottimo equilibrio tra stabilità produttiva, qualità ma soprattutto, precocità. Giungendo a maturazione in una finestra strategica tra fine giugno e metà luglio, si posiziona nel segmento molto precoce del mercato delle uve nere apirene. La varietà ha mostrato una notevole capacità di adattamento in diversi contesti italiani, trovando in Puglia il suo ambiente ideale, con risultati promettenti anche nel Sud-Est barese e nelle province di Taranto. Un fattore chiave di sostenibilità e convenienza, specie con la grave e sempre più marcata siccità in atto, è la sua moderata esigenza idrica. In annate favorevoli, Maula può raggiungere la maturazione con solo una o due irrigazioni di soccorso, consentendo di ottimizzare l'uso delle risorse idriche e di ridurre i costi di gestione, rafforzando il suo profilo di varietà sostenibile. Grazie alla sua naturale rusticità e vigoria, si presta inoltre alla coltivazione sia integrata che in regime biologico".
Profilo qualitativo e nutraceutico
Dal punto di vista del consumatore, Maula presenta una polpa croccante e un gusto armonico e bilanciato. Le bacche sono grandi, raggiungendo i 9-10 grammi, con buccia sottile ma resistente. La bassa acidità naturale le permette di offrire un sapore piacevole anche con un contenuto zuccherino moderato, rendendola non stucchevole al palato.
© Giacomo Suglia
"Un elemento distintivo è l'elevato contenuto di polifenoli e antociani, composti antiossidanti naturali che contribuiscono al suo valore nutraceutico, completando l'immagine di un'uva buona e sana. I grappoli sono lunghi e attraenti (fino a 1200 g), con colore uniforme, e la gestione agronomica non richiede interventi ormonali dopo l'allegagione".
Accoglienza di mercato e prospettive
Nonostante sia di recente introduzione, i primi riscontri incoraggianti da parte di buyer internazionali e della GDO non sono tardati ad arrivare. "Il mercato apprezza in particolare la precocità, la consistenza croccante degli acini e la buona shelf-life, caratteristiche che ne facilitano la commercializzazione sia a livello nazionale che estero. Le prospettive per i prossimi anni prevedono una progressiva espansione degli impianti nelle aree vocate, specialmente in Puglia e Sicilia".
Il progetto Maula continua, con il CREA e il Consorzio NuVaUT impegnati a ottimizzare ulteriormente la gestione agronomica, a valorizzare la resilienza idrica della varietà e ad approfondire i suoi aspetti salutistici. "Maula è un esempio concreto di come l'investimento nella ricerca congiunta possa fornire alla viticoltura italiana nuove prospettive di competitività e indipendenza varietale", concludono i due operatori pugliesi.
Per maggiori informazioni:
VAL.Nu.Va.UT
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