Nella zona pedecollinare di Langhirano, nel cuore agricolo della provincia di Parma, la "Fattoria Cotti - La Torre" ha scelto di coniugare agricoltura biologica e innovazione tecnologica. L'azienda, guidata dall'imprenditore Luca Cotti, coltiva 10 ettari certificati bio dedicati a basilico, pomodoro da industria, peperoncino e zucca, seguendo rotazioni e pratiche agronomiche orientate alla sostenibilità.
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Cotti racconta l'introduzione, circa un anno fa, di un generatore di ozono integrato direttamente nel sistema di irrigazione del pozzo aziendale. Una soluzione suggerita da altri agricoltori e che ha convinto l'imprenditore fin da subito. "L'idea mi è piaciuta immediatamente – spiega Cotti – e i risultati sono stati importanti fin dal primo utilizzo".
Il basilico è la coltura sulla quale l'effetto dell'acqua ozonizzata si è manifestato più chiaramente: l'irrigazione per aspersione favorisce un'azione sanificante, permettendo all'azienda di evitare interventi fitosanitari nei primi due tagli della stagione, da maggio ad agosto. "Per noi equivale quasi a un trattamento naturale e ha garantito una produzione sia di qualità che di quantità".
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Sulle colture irrigate a goccia, come pomodoro e peperoncino, l'ozono ha invece mostrato effetti soprattutto sull'apparato radicale, incrementando vigoria e sviluppo delle piante. Un aspetto particolarmente rilevante nei terreni condotti in regime biologico, dove la spinta vegetativa non è sempre ottimale.
Dal punto di vista operativo, l'adozione della tecnologia non ha comportato cambiamenti nelle infrastrutture di irrigazione: barre d'aspersione e manichette sono rimaste le stesse. "Una volta installato il generatore – sottolinea Cotti – lo si lascia sempre collegato al pozzo, senza costi aggiuntivi né complicazioni tecniche."
L'impianto a ozono tratta l'acqua di irrigazione con un processo di sanificazione e di arricchimento di ossigeno, estraendo tutto l'ozono in eccesso che quindi non arriva sulla coltivazione.
Dopo due anni di utilizzo, l'imprenditore conferma non solo una significativa riduzione dei problemi fitosanitari sul basilico nei mesi caldi, ma anche la potenzialità dell'ozono per le colture convenzionali, dove le molecole disponibili per i trattamenti sono sempre più limitate.
Per Luca Cotti, l'ozono rappresenta una tecnologia semplice, efficace e accessibile. "La sto già consigliando – conclude nell'intervista a Ecofarm Storti – perché offre vantaggi concreti e un investimento che si ammortizza con facilità negli anni".
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