Sette giovani chef, creativi e talentuosi, incontrano la Patata di Bologna DOP. Un accordo in chiave gourmet per avvicinare uno dei prodotti simbolo dell'agroalimentare bolognese alla ristorazione. È la carta messa in campo dal Consorzio di Tutela Patata di Bologna DOP con il progetto "Taste Innovators - La versione dello chef" caratterizzato da una forte campagna di comunicazione a livello nazionale, grazie alla collaborazione di Giano Lai e Francesca Manunta di "Cosa mangiamo oggi", content creator forti di un grande seguito di appassionati e professionisti della ristorazione.
© Patata Bologna Dop
Dopo una serie di iniziative che hanno avuto come target il consumatore e il mondo trade, il Consorzio punta ora a un nuovo obiettivo: esaltare le qualità organolettiche della varietà Patata di Bologna Dop nella sua unica varietà Primura e consolidarne il ruolo come ingrediente premium nel panorama gastronomico italiano.
Il programma, studiato dal Consorzio per centrare questo obiettivo, prevede una campagna informativa a livello nazionale che coinvolge sette giovani chef in qualità di ambassador, scelti perché attenti interpreti delle nuove tendenze della cucina territoriale. Nei loro menu, la Patata di Bologna DOP diventa protagonista di ricette creative e sostenibili, veicolando un messaggio di qualità e autenticità.
Uno sguardo all'annata
"Dal punto di vista quantitativo – spiega Davide Martelli, presidente del Consorzio - l'annata è stata penalizzata dalle condizioni di semina, effettuate su terreni molto bagnati che non hanno permesso alla coltura di svilupparsi e formarsi in un ambiente realmente idoneo. Inoltre, una settimana di giugno con temperature anche oltre 40 °C, ha inciso negativamente sul regolare accrescimento dei tuberi, limitando le rese a 30–35 t/ha, nonostante una qualità complessivamente buona. Il cosiddetto "verme che inginocchia i produttori" (il ferretto), tecnicamente un elateride, quest'anno non si è manifestato in modo particolarmente aggressivo e, fatta eccezione per alcune aziende più colpite, ha concesso un po' di tregua agli agricoltori, provocando soltanto danni contenuti".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itDavide Martelli, presidente del Consorzio di Tutela Patata di Bologna DOP
"Le condizioni pedoclimatiche e meteorologiche avverse, nel contesto storico in cui viviamo, dove vengono sottratti principi attivi senza fornire alternative adeguate, rendono più sentite e apprezzate le iniziative a supporto che la nostra amministrazione regionale è stata in grado di mettere in campo, dal contributo sul seme alle politiche di sostegno promozionale delle IG".
Riguardo alle vendite, Martelli afferma che "sono partite subito in modo positivo, con una domanda vivace, in un contesto di mercato inizialmente frizzante. Successivamente, in autunno, quando il mercato ha preso piena consapevolezza dei quantitativi raccolti in Italia e, soprattutto, degli ingenti volumi prodotti all'estero, si è registrato un rallentamento. Anche se non paragonabili alle nostre dal punto di vista della qualità e della varietà, nonché espressione di un territorio, le patate di importazione hanno prezzi molto bassi, direi poco sostenibili, almeno per una parte della filiera, e lascio intuire a voi quale".
"Ben diverso è l'obiettivo su cui il Consorzio si focalizza: valorizzare al massimo una varietà storica come la Primura, coltivata quasi esclusivamente in provincia di Bologna, per ottenere, attraverso il percorso di certificazione, la denominazione di origine e il relativo riconoscimento europeo. Questo ci consente di garantire la sostenibilità ambientale, economica e sociale dell'intera filiera, e non solo di una sua parte, considerando anche che si tratta di una varietà intrinsecamente meno produttiva", precisa.
© Patata Bologna Dop
I diversi usi della Patata di Bologna Dop
"Ci sono casi in cui le patate fresche a pasta gialla vengono presentate come più idonee a un utilizzo specifico: talvolta questa caratterizzazione è fondata e giustificata, altre volte risponde soprattutto a logiche di marketing e ricerca di un posizionamento. Nel caso della Patata di Bologna DOP, abbiamo invece la certezza che sia la più adatta alla maggior parte delle preparazioni, con l'unica eccezione del fritto industriale, per il quale negli ultimi anni sono state selezionate varietà specifiche. Questa consapevolezza deriva da oltre 70 anni di utilizzo in cucina: dalle preparazioni delle nostre nonne, ai piatti serviti nelle osterie, nelle trattorie e nei ristoranti della provincia che hanno contribuito a rendere famosa la nostra tradizione gastronomica nel mondo. Ancora oggi gli chef stellati sanno valorizzare ogni dettaglio della Primura DOP, impiegandola in ricette che spaziano dall'antipasto più raffinato al dessert più ricercato".
"È proprio per questo che abbiamo scelto di rafforzare il rapporto con il canale horeca: gli chef saranno partner fondamentali nel far conoscere e apprezzare a un pubblico attento, che non accetta compromessi in termini di gusto e qualità organolettica, la migliore espressione del nostro territorio, capace di garantire origine, salubrità e sostenibilità. Ritrovare tutte queste caratteristiche insieme è raro, ed è ciò che rappresenta il nostro vero valore distintivo. Il progetto 'Taste Innovators-La versione dello chef' rivolto al canale Horeca va in questa direzione".
La scelta del Canale Horeca
Taste Innovators è il progetto del Consorzio, realizzato con il supporto del Ministero, con l'obiettivo di rafforzare la presenza della Primura nel canale horeca e raccontarne la qualità, la tracciabilità e il legame con il territorio. La campagna di comunicazione, sviluppata in collaborazione con i content creator Giano Lai e Francesca Manunta di Cosa Mangiamo Oggi, si articola attraverso una mini-serie dedicata e contenuti digitali diffusi su sito web, Facebook, Instagram e YouTube del Consorzio. Sette chef ambassador, selezionati per talento, passione e sensibilità verso sostenibilità e valorizzazione dei prodotti locali, porteranno la Primura nei loro menù e nei loro social, mostrando versatilità e bontà in ogni preparazione.
Taste Innovators intende valorizzare la Primura come ingrediente distintivo, capace di esaltare tradizione e innovazione in cucina, e allo stesso tempo comunicare a chef e ristoratori la sostenibilità, la salubrità e l'origine certificata del prodotto.
© Patata Bologna Dop
"Il progetto rappresenta un passo decisivo nella strategia del Consorzio: consolidare il dialogo con la ristorazione professionale, promuovere la filiera e rafforzare il posizionamento della Patata di Bologna DOP, confermandola come eccellenza italiana riconosciuta e apprezzata. Un racconto che mette in luce qualità organolettiche, tracciabilità e legame con il territorio della Patata di Bologna DOP".
"La Patata di Bologna DOP – prosegue Martelli - essendo un prodotto certificato con marchio europeo, deve necessariamente essere venduta in modo tale da garantire la tracciabilità e prevenire contraffazioni. Le confezioni istituzionali disponibili sono principalmente da 1,5 kg e 2 kg, a cui si aggiungono quelle realizzate in co-branding con le referenze della Marca del Distributore (Private Label)".
"Attualmente il prodotto viene commercializzato esclusivamente fresco; tuttavia, non si esclude in futuro l'utilizzo della Patata di Bologna DOP come ingrediente lavorato per prodotti della IV Gamma. Oltre alla vendita in GDO, il prodotto raggiunge direttamente il canale horeca tramite un socio che ha sviluppato relazioni dedicate, con l'obiettivo di valutare percezione e posizionamento della Primura presso la ristorazione. Infine, per il Mercato Ortofrutticolo è prevista una modalità di vendita specifica: la Patata di Bologna DOP può essere reperita anche in scatole americane da 10 kg".
Questi gli interpreti e le ricette realizzate
ODD (Bologna) è uno street food d'autore; lo chef, Lorenzo Coccovilli ha intitolato alla sua città il piatto del menù dedicato alla Patata di Bologna Dop: 'Dolceamara Bologna.
Allegra (Bologna) è bar, bakery e trattoria; 'La Primura Japan Style' è il titolo della ricetta creata ad hoc dallo chef Marco Meggiato.
Osteria da Oreste (Santarcangelo di Romagna, RN) ha una cucina che si ispira alle tradizioni locali attraverso la visione personale dello chef Giorgio Rattini; 'L'insalata come Bologna sogna' è il piatto dedicato alla Patata di Bologna Dop.
Stilla (Colognola Ai Colli, VR) è un piccolo ristorante che offre piatti connessi alla cultura del territorio. 'Patata in cinque forme' è la ricetta 'dolce' proposta dalla chef Silvia Banterle.
Uva (Padova) è un Natural Wine Bistrot &Shop; lo chef Paolo Giraldo dedica alla Patata di Bologna Dop la ricetta 'Ravioli ripieni di sorprese'.
© Consorzio di Tutela Patata di Bologna DOP
Spore (Milano) è un ristorante che racconta nel piatto tante culture, in particolare quelle asiatiche e scandinave; 'Plin al tartufo di Patata di Bologna Dop' è la proposta della chef Mariasole Cuomo.
Osteria Lagrandissima (Milano) è posta ai bordi della città, in odore di campagna, propone una cucina contemporanea. 'Aligot o nastro dell'Amicizia' è il piatto dello chef Davide Esposito.
A fare da collante alla 'brigata' degli chef, sono Giano Lai e Francesca Manunta di 'Cosa mangiamo oggi', che hanno trasportato le ricette, la personalità e la creatività degli chef nel mondo della Patata di Bologna Dop grazie a video ingaggianti, da lanciare in rete alla conquista di un pubblico attento alle innovazioni di prodotto e di stile in cucina.
Attraverso materiali dedicati e i contenuti video diffusi sui canali digitali del Consorzio – sito web, Facebook, Instagram e YouTube – verranno raccontate le peculiarità organolettiche, i sistemi di tracciabilità e il forte legame con il territorio che rendono la Patata di Bologna DOP un'eccellenza certificata. Il progetto prevede inoltre, in programma nei prossimi mesi, una serie di attività di comunicazione su riviste e portali di settore e la partecipazione a eventi e iniziative del mondo della ristorazione, con il fine di veicolare le caratteristiche uniche del prodotto presso gli operatori e le associazioni del comparto. Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
Il progetto Taste Innovators-La versione dello chef è realizzato grazie al contributo del Ministero dell'Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste ai sensi del Decreto Direttoriale n. 645170 del 6 dicembre 2024.
Per maggiori informazioni: www.patatadibologna.it/taste-innovators/