Rinomata per la sua produzione di agrumi e uva da tavola, la Sicilia potrebbe assistere a un'evoluzione del paesaggio agricolo. A causa del cambiamento climatico, molti produttori si stanno orientando verso altre colture. Il grossista biologico specializzato ProNatura (Organic Alliance Group) ha deciso di seguire i suoi coltivatori partner in questa avventura esotica. A spiegarlo sono Sébastien Darrort e Joachim Blanc, responsabili acquisti, approvvigionamento e buyer di ProNatura.
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Aldo de Azzalora a Castrofilippo (zona di Canicattì)
"Collaboriamo con circa 40 produttori siciliani"
Sebbene ProNatura abbia iniziato a operare a livello locale, la necessità di completare i cicli produttivi l'ha gradualmente spinta verso altre regioni e altri Paesi. L'Italia, e in particolare la Sicilia, si è presto rivelata la scelta più ovvia. "La Sicilia è geograficamente vicina alla nostra sede centrale di Cavaillon, ma è soprattutto un terroir di alta qualità, con ricchi terreni vulcanici che producono frutta e verdura eccellenti, spesso superiori a quelle di altre regioni", spiega Sébastien Darrort. L'azienda è presente in Sicilia da circa trent'anni e produce principalmente uva da tavola e agrumi, oltre a carciofi, carote e patate per integrare la produzione in caso di carenze o fine stagione. "Collaboriamo con una quarantina di produttori siciliani, 20 per gli agrumi, 10 per l'uva da tavola e più di 10 orticoltori. L'Italia produce circa 12.000 tonnellate di frutta e verdura biologica, tre quarti delle quali provengono dalla Sicilia", aggiunge Darrort.
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"Un'agricoltura a misura d'uomo che ci permette di controllare la qualità"
Ciò che ha attratto ProNatura in Sicilia è stata anche la tradizione orticola e arboricola, con produttori specializzati che hanno preservato un know-how capace di garantire prodotti di eccellenza. Questa attenzione alla qualità è resa possibile dalla natura delle aziende, ancora in gran parte a conduzione familiare. "L'agricoltura siciliana è a misura d'uomo, non una corsa alla produttività. Producono prodotti buoni e belli, e questo si sposa con la nostra visione dell'agricoltura", aggiunge Darrort.
"Le numerose denominazioni di origine e qualità attribuite ai prodotti italiani, in particolare le IGP, ne sono la testimonianza", spiega il buyer Joachim Blanc, riferendosi ai famosi limoni di Siracusa e alle clementine calabresi. "Commercializziamo anche l'Arancia di Ribera, un'arancia premium (varietà Washington Navel) che deve la sua qualità al territorio in cui viene coltivata". Il grossista ha identificato questo prodotto come uno dei preferiti, vendendone tra le 600 e le 700 tonnellate all'anno.
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Francesco e Anna Maria della COOP Arcobaleno di Villafranca Sicula
Frutta esotica direttamente dalla Sicilia?
Guidati dal cambiamento climatico, i produttori devono ora adattarsi. "Dobbiamo preparare la produzione di domani", sottolinea Darrort. Su richiesta dei suoi coltivatori partner, ProNatura ha deciso di ampliare la sua gamma di prodotti esotici, includendo anche quelli di origine siciliana. "C'è un potenziale reale per avocado e mango, ma anche per litchi e frutto della passione". Si tratta di opportunità di diversificazione che verranno sfruttate e che coincidono con un consumo in costante crescita. "Chissà, tra qualche anno l'avocado potrebbe addirittura essere una coltura diffusa in Sicilia, come lo è oggi in Spagna. Sono già stati piantati circa 100 ettari per ciascuna varietà. Queste sperimentazioni su larga scala potrebbero essere ampliati o addirittura raddoppiati nei prossimi anni".
Ma Darrort rimane cauto. "È ancora un po' presto per dire con certezza che stiamo costruendo un settore sostenibile, soprattutto perché la Sicilia è anche soggetta ai capricci del clima". La stagione precedente è stata segnata da temperature vicine ai 50 °C. "Alcuni mango sono stati letteralmente bruciati dal sole e gli alberi di avocado hanno subito molti danni fisiologici", spiega Darrort.
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Pippo di Assofruit a Capo d'Orlando
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ProNatura vanta già una gamma di frutti esotici: litchi dal Madagascar e dall'Isola della Riunione, ananas dalla Costa Rica, mango dal Burkina Faso e dal Perù (varietà Kent, Keitt e Ataulfo) e banane dalla Repubblica Dominicana e dall'Ecuador. Ogni anno viene inoltre lanciata una speciale gamma natalizia di fine anno, con una ventina di referenze tra cui mangostano, rambutan, frutto della passione e salak provenienti da Uganda, Indonesia e Thailandia.
Un nuovo sito logistico nella Gironda
Infine, ProNatura continua a espandere la sua rete. Dopo Cavaillon, Strasburgo, Rungis, Nantes, Perpignan e la Bretagna, lo scorso ottobre l'azienda ha inaugurato un nuovo sito logistico a Vayres, vicino a Bordeaux (Gironda). L'edificio di 5.420 metri quadrati, precedentemente sede del grossista biologico Pronadis, acquisito da Organic Alliance a novembre 2024, impiega circa 50 persone e dal 15 settembre 2025 confeziona, immagazzina e spedisce frutta e verdura biologica.
"L'obiettivo è sempre quello di essere il più vicino possibile ai consumatori e di sviluppare partnership locali con i nostri produttori. Questo nuovo sito ci permetterà di raggiungere un tasso di approvvigionamento locale del 40% (arboricoltura, colture orticole in serra e in pieno campo)", conclude Sébastien Darrort.
Per maggiori informazioni:
ProNatura
754 Av. Pierre Grand
84300 Cavaillon - Francia
+33 0 4 90 78 73 00
pronatura.com