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Patate, non tutte uguali: l'uso varietale conquista chef e consumatori

"Raccontare la patata significa raccontare emozioni e conoscenza. Valorizzare le varietà è la chiave per dare al consumatore strumenti concreti per scegliere in modo consapevole. L'uso varietale porta in cucina risultati migliori, riduce gli sprechi e restituisce dignità a un alimento che non è affatto 'povero', come viene definito, ma anzi è una base della nostra alimentazione e un pilastro della tradizione agricola italiana". Ad affermarlo è Antonio Galeota, responsabile commerciale vendite Italia per l'Organizzazione di produttori Campania Patate e per Crisps4all.

© Giuseppe Tedesco

"Semino patate e raccolgo emozioni": Galeota sceglie queste parole per raccontare un incontro, tenutosi il 27 novembre 2025, che doveva essere una semplice visita per un gruppo di chef e che invece si è trasformato in un vero evento tecnico. La giornata, svoltasi presso la sede dell'Op guidata da Giuseppe D'Aniello, ha puntato i riflettori su un tema oggi decisivo per il mercato e per la cucina professionale: quello dell'uso varietale della patata. Una scelta che sta cambiando le abitudini dei consumatori e sta riportando valore a una filiera che si distingue per innovazione, qualità e forte identità territoriale.

© Giuseppe Tedesco

Gli chef presenti, abituati a conoscere Campania Patate quasi esclusivamente attraverso la Crisp4all, si sono trovati davanti un mondo molto più ampio, fatto di specialità varietali, tecniche di cottura e differenze sensoriali che determinano la resa del prodotto. Accanto alla Crisp4all, patata fresca dedicata alla frittura, hanno scoperto la Crock4all, studiata per gnocchi e crocchette, e la Talentina, una varietà a pasta soda ancora poco trattata nella ristorazione, ma con caratteristiche capaci di sorprendere chi la usa nel modo corretto.

Chef come Carmine Aschettino, Arcangelo Gargano, Davide Filadoro, Christian Torsiello e Mirko Balzano hanno ascoltato e osservato da vicino le tre tipologie, ponendo domande tecniche sulla consistenza, sulla tenuta in cottura, sul contenuto di amido e sul modo in cui la varietà può influenzare la qualità del piatto.

© Giuseppe Tedesco

Secondo Galeota, proprio qui si gioca la partita del futuro, "perché per troppo tempo si è raccontato al consumatore che le patate fossero tutte uguali, mentre oggi sempre più persone cercano la varietà giusta per ogni uso specifico. La patata che frigge in modo uniforme non è la stessa che regge la lunga cottura di una zuppa e non è la stessa che serve per ottenere uno gnocco elastico e morbido. L'uso varietale non è una moda, ma uno strumento per migliorare la resa in cucina, ridurre gli sprechi e valorizzare anche il lavoro dei produttori che scelgono di investire su varietà di qualità certificata".

© Giuseppe Tedesco

A confermarlo è stato anche Domenicantonio Galatà, presidente dell'Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina, il quale ha evidenziato come la patata meriti un ruolo centrale nella dieta mediterranea e non sia un semplice contorno da relegare a occasionali consumi. Galatà ha spiegato che, se cotta e conservata correttamente, mantiene proprietà nutrizionali importanti ed è un'ottima alternativa a pane e pasta. Ha anche sfatato un luogo comune diffuso, ribadendo che le patate fritte non fanno male se preparate con oli adeguati e se la varietà scelta è adatta alla frittura, perché una patata corretta assorbe meno olio e mantiene una struttura stabile.

© Giuseppe Tedesco

La visita agli stabilimenti guidata dall'agronomo Mauro Mazzei ha permesso di osservare l'intera filiera, dal seme al confezionamento, mostrando come Campania Patate lavori su una produzione controllata, che unisce tradizione agricola e tecniche moderne. L'Op raccoglie circa cinquanta aziende agricole della Campania, con cinquecento ettari coltivati e oltre venti milioni di pezzi movimentati ogni anno, numeri che confermano una realtà solida e strategica per il territorio.

© Giuseppe Tedesco

"Il confronto è avvenuto in un momento particolare, per il mercato delle patate, perché dopo anni di prezzi elevati dovuti alla scarsità di prodotto, il 2025 ha segnato un forte ribasso internazionale, con un impatto significativo per il convenzionale", ha sottolineato Galeota. "All'interno di questo scenario, però, il segmento varietale sta mostrando maggiore resilienza e mantiene il suo valore sia nel prezzo sia nell'interesse dei consumatori. Chi sceglie prodotti di alta qualità continua a cercare bontà e specificità d'uso". I dati raccolti da Campania Patate mostrano che il pubblico sta riconoscendo l'importanza di scegliere la varietà giusta per ogni ricetta.

© Giuseppe Tedesco

Galeota ha evidenziato che è proprio su questo punto che il settore deve fare informazione. "Raccontare il valore delle varietà significa anche sostenere gli agricoltori che lavorano su semine mirate e che devono ricevere un prezzo corretto, adeguato alla qualità prodotta. Un aspetto decisivo per garantire stabilità e continuità alla filiera".

© Giuseppe Tedesco

L'incontro probabilmente verrà replicato in primavera, dando spazio a degustazioni tecniche, osservazioni in campo e collegamenti con chef e operatori anche da altre Regioni. Campania Patate vuole crescere mantenendo però la propria identità, fatta di filiera, territorio e specializzazione. Inoltre, l'Op vuole continuare a investire sulla cultura dell'uso varietale, che oggi rappresenta il vero punto di svolta per chi lavora nella produzione, nella trasformazione e nella ristorazione.

Per maggiori informazioni:
Op Campania Patate
Giuseppe D'Aniello - presidente
+39 348 514 9799
Antonio Galeota - responsabile commerciale
+39 335 716 0316

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