"In questo periodo le vendite di Pleurotus sono in crescita, con grande richiesta soprattutto da parte dei mercati all'ingrosso". Lo afferma Raffaella Lucato della Società Agricola Mancon di Loreggia (Padova), specializzata nella coltivazione di questa tipologia di funghi.
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"La crescita della richiesta di funghi in generale, e non solo Pleurotus, è costante da ormai qualche anno - precisa la responsabile - e questo fa sì che le aziende produttrici debbano sempre più specializzarsi e organizzarsi. Nel nostro caso, il canale commerciale principale è dato dai mercati all'ingrosso di tutta Italia. Abbiamo però anche rapporti con alcune catene della Gdo e con l'Horeca. All'ingrosso, la confezione preferita è la cassetta in legno, mentre la Gdo punta sulle vaschette".
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"La coltivazione del Pleurotus - continua Raffaella Lucato - va da settembre ad aprile. In questo periodo si ha la migliore qualità. Nei mesi più freddi è obbligatorio riscaldare le stanze di coltivazione e per questo occorre sempre un'attenzione particolare ai costi energetici: molte aziende produttrici si sono organizzate con pannelli fotovoltaici o con riscaldamento a biomasse, in modo da contenere le spese".
In questo periodo, le vendite di funghi sono elevate e anche le quotazioni sono buone, come conferma Raffaella: "I prezzi del Pleurotus sono buoni e pressoché costanti durante tutta la stagione produttiva. Al massimo, qualche piccolo rialzo si può avere nei momenti di massima richiesta, che coincidono spesso con i periodi di maggiori spese per la produzione (tipo costi energetici, ndr), ma siamo sempre nell'ordine di oscillazioni minime. È positivo che i funghi, da qualche anno a questa parte, siano sempre più al centro degli acquisti dei consumatori".
A tal proposito, Raffaella Lucato è stata la referente in Italia del progetto "Europea Mushroom" per conto dell'Associazione Italiana Fungicoltori, di cui è membro molto attivo. "È stata una bellissima esperienza, che ha coinvolto 9 Paesi europei. Il target del progetto erano i consumatori più giovani, gli under 30, e abbiamo condiviso tante esperienze e abitudini diverse. I giovani comunque hanno una marcia in più e devono essere valorizzati maggiormente, anche perché sono i consumatori del futuro, oltre che del presente".
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