La sesta edizione della Morocco Berry Conference, tenutasi ad Agadir sul tema "African Berries", ha riunito quasi 700 professionisti del settore provenienti da oltre 25 Paesi. Siham Zahidi, co-fondatrice di Green Smile, afferma: "La Morocco Berry Conference 2025 è stata l'edizione più importante e strategicamente più significativa dalla sua creazione, con un'affluenza record, affrontando le sfide chiave che definiranno la competitività del Marocco e dell'Africa nei prossimi anni: fornitura costante, logistica globale, gestione delle risorse e disponibilità di manodopera".
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I relatori hanno sottolineato la necessità di uniformare la produzione e garantire una disponibilità costante per tutto l'anno per soddisfare la crescente domanda globale. Zahidi spiega: "Mantenere un'elevata qualità del prodotto durante tutta la stagione sta diventando un fattore decisivo per la redditività e la sostenibilità a lungo termine dei produttori africani. I tempi di trasporto e di transito sono risultati i problemi più critici. Anche piccoli ritardi nelle spedizioni possono compromettere la qualità dei piccoli frutti, data l'elevata deperibilità dei prodotti. Per ridurre i tempi di transito verso Europa, Medio Oriente e Asia, i leader del settore hanno chiesto infrastrutture logistiche più solide e rotte commerciali sicure".
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Secondo Zahidi, il mercato africano dei piccoli frutti si sta consolidando attorno a tre protagonisti principali. "Il Marocco è ora alla ricerca di una strategia più forte di identità e branding per i suoi mirtilli. Il Sudafrica si distingue per la capacità di estendere la finestra di approvvigionamento da agosto a dicembre, mentre l'Egitto, grazie alla rapida espansione, potrebbe posizionarsi come competitor dominante entro il 2030. Questa complementarietà stagionale rafforza l'attrattiva complessiva dell'Africa per gli acquirenti internazionali".
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Zahidi sottolinea che i partecipanti sono stati aggiornati sugli ultimi sviluppi in molte fasi del processo. "Le sessioni tecniche hanno presentato le ultime novità in materia di impollinazione in ambienti protetti, sviluppo varietale e genetica, tecnologie di produzione e strategie di marketing per i consumatori, con l'obiettivo di trasformare l'acquisto d'impulso dei piccoli frutti in un consumo programmato e regolare. Esperti provenienti da 10 Paesi e organizzazioni leader, tra cui Driscoll's, IBO, Top Fruit, HEIA, Pairwise, Washington State University e INRAE, hanno illustrato le più recenti innovazioni e le tendenze che stanno modellando il settore".
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I partecipanti all'evento hanno avuto l'opportunità di scegliere tra due workshop complementari. "Il Branding Workshop, condotto dalla specialista internazionale Lisa Cork, ha offerto ai partecipanti uno spazio di supporto per affinare le proprie competenze di marketing, chiarire il posizionamento del marchio ed esplorare modi pratici e accessibili per trasformare il packaging in un autentico strumento di creazione di valore", sottolinea Zahidi.
"Nel frattempo, il Blueberry Course 2025, guidato da sette esperti nazionali e internazionali, ha offerto un approfondimento tecnico sull'intera filiera produttiva del mirtillo: dai sistemi di produzione e fertirrigazione alla gestione integrata dei parassiti, alla qualità post-raccolta, al controllo dei costi e alle aspettative del mercato. Insieme, questi due workshop hanno creato un'esperienza di apprendimento completa e articolata, aiutando i partecipanti ad accrescere le proprie competenze grazie a un mix di intuizioni strategiche, conoscenze pratiche e una visione lungimirante e sostenibile per il settore dei piccoli frutti", conclude Zahidi.
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