La disponibilità di mele importate sul mercato indiano è attualmente stabile e costante, con arrivi continui che garantiscono un buon flusso di mercato e prezzi competitivi. A riferirlo è Mayur Sakpal della Gurudatt Impex Pvt. Ltd. "Il mercato offre numerose varietà e diverse categorie di qualità, senza che grossisti o rivenditori abbiano segnalato carenze significative".
Sakpal segnala un cambiamento per quest'anno: una maggiore presenza di mele Red Delicious provenienti da Iran e Afghanistan. "Le mele Red Delicious iraniane dominano i volumi grazie a prezzi competitivi, tempi di transito più brevi e una catena di approvvigionamento affidabile. Anche le mele afghane hanno registrato un marcato aumento dei volumi, soddisfacendo i mercati all'ingrosso tradizionali e sensibili ai prezzi". Le mele iraniane e afghane hanno il vantaggio di mantenere la loro freschezza e di avere un turnover di mercato più rapido rispetto alle importazioni da Stati Uniti, Cile, Nuova Zelanda o Europa.
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Tuttavia, in termini di qualità, le differenze risultano evidenti se si confrontano calibro, colore, consistenza e grado Brix delle mele provenienti da esportatori consolidati come Stati Uniti, Cile, Nuova Zelanda, Sudafrica e Italia. "I processi post-raccolta come il lavaggio, la ceratura, la classificazione e la conservazione in atmosfera controllata sono ancora poco sviluppati in Afghanistan. Pertanto, sebbene le mele afghane siano apprezzate per il gusto e la dolcezza naturale, persistono problemi legati a una gestione post-raccolta non uniforme, con frutti che spesso arrivano con polvere visibile e selezione irregolare", spiega Sakpal.
I prezzi attuali indicano un leggero aumento dall'8 al 12% per la maggior parte delle origini, dovuto soprattutto ai maggiori costi di trasporto e logistica. "Le mele Red Delicious afghane hanno registrato un incremento più marcato, pari a 1,7-2,2 dollari per 10 kg, a seguito di un cambio della rotta di transito dovuto alla chiusura del valico di confine di Wagah. Anche le mele iraniane risultano più costose, con un aumento di 1,1-1,7 dollari per 10 kg, a causa della scarsità di raccolto, provocata da condizioni meteo sfavorevoli, che ha ridotto l'offerta", afferma Sakpal
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Questi costi elevati hanno creato un contesto commerciale difficile, soprattutto considerando che le forniture domestiche di mele sono ancora abbondanti e i prezzi competitivi. Sakpal continua: "Un tasso di cambio più favorevole dollaro/rupia ha anche reso la frutta proveniente da Iran e Afghanistan più costosa quest'anno. Le mele iraniane, gravate da un dazio all'importazione del 50%, risultano difficili da vendere al momento, poiché i prezzi di mercato restano al di sotto dei costi di sbarco. Le mele afghane, invece, grazie all'ingresso senza dazi e a prezzi più bassi, si movimentano più velocemente sul mercato, nonostante queste pressioni".
Guardando al futuro, Sakpal sottolinea l'importanza di concentrarsi sul miglioramento dell'efficienza delle importazioni piuttosto che sulla ricerca di nuove origini. "Le nostre priorità includono il mantenimento della qualità e l'ottimizzazione della logistica, per ridurre i costi di sbarco e soddisfare al meglio la domanda del mercato. Si prevede che il mercato si stabilizzi e migliori con la conclusione della stagione delle mele nazionali, il che potrebbe portare, nelle prossime settimane, a prezzi più elevati e a migliori opportunità commerciali", conclude Sakpal.
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