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Giovanni Zarantonello, responsabile 'Progetto Nocciolo' di Terremerse

"Raggiunto l'obiettivo di 400 ettari di noccioleto specializzato"

"Con gli impianti che stanno per essere messi a dimora, raggiungeremo i 400 ettari di noccioleto previsti per questo periodo dal nostro Progetto Nocciolo. La produzione 2025 è stata soddisfacente e per il 2026 nuovi impianti entreranno in produzione". Lo afferma Giovanni Zarantonello, responsabile del progetto.

© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itGiovanni Zarantonello

"La coltura del nocciolo - continua Zarantonello - si sta dimostrando una buona alternativa economica, anche in aree dove non vi è una tradizione di coltivazione. Quello che noi suggeriamo sempre è di ragionare in termini altamente professionali: un impianto di nocciolo deve essere trattato come un frutteto specializzato, con adeguate concimazioni, irrigazioni, difesa e pratiche agronomiche atte a migliorare le rese. Per razionalizzare i costi, è necessario mettere a dimora una superficie minima, almeno 2-3 ettari, e sarebbe ancor più consigliabile unirsi ad altri agricoltori per acquistare la macchina per raccogliere le nocciole. Il resto dell'attrezzatura, invece, è in genere già disponibile in qualsiasi azienda frutticola".

© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.it

Una volta tanto, la tradizione non paga, mentre danno soddisfazioni le gestioni moderne con sonde e centraline, nuove varietà e gestione agronomica secondo i più moderni principi. "Ormai non bisogna più guardare quel che piace coltivare, ma quello che il mercato chiede. E le nocciole sono una di quelle referenze molto richieste", aggiunge l'esperto.

Terremerse ha messo a dimora impianti di nocciolo non solo in Emilia Romagna, ma anche in Piemonte, Lombardia, Marche, Umbria e Lazio. "Stiamo mettendo a punto tecniche agronomiche atte a prevenire aborti e cascole, fenomeni che molto spesso compromettono le rese. Ci affidiamo alle più recenti conoscenze e all'esperienza che, anno dopo anno, stiamo accumulando".

"La coltivazione dà reddito - ha affermato a una recente giornata tecnica Ilenio Bastoni, responsabile settore ortofrutta di Terremerse - perché il prezzo viene ragionato a partire dal costo di produzione. Noi come cooperativa ci impegniamo a ritirare il prodotto, effettuare un'ulteriore cernita in stabilimento e poi sottoporre le nocciole all'essiccazione".

Per maggiori informazioni:
Progetto nocciolo Terremerse
terremerse.it/progetto-nocciolo

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