Il rischio che, con la Pac 2028 - 2024, ci siano meno risorse per il mondo agricolo, è concreto. Però vi sono anche degli aspetti positivi su quanto proposto, vale a dire una maggiore semplificazione e una politica meno spinta sulle tematiche ambientali. Sono solo alcuni dei concetti emersi martedì 2 dicembre all'incontro tenutosi a Cesena, presso la sede della CAC, e organizzato dai gruppi spontanei degli agricoltori (molti dei quali fautori delle proteste dello scorso anno). Ha organizzato il Coapi Emilia Romagna e, nel dettaglio, i gruppi Agricoltori Attivi Romagnoli, Agricoltori Italiani ER, Gruppo Presìdi, Comitato Agrifuturo. Oltre 250 gli agricoltori intervenuti.
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itOltre 250 agricoltori all'incontro a Cesena. Erano presenti anche rappresentanti dalle Marche, dall'alta Emilia e, in collegamento, dalla Lombardia e dalla Toscana
Relatore principale della serata, coordinata dall'agronomo Alice Pratiffi, è stato Luca Palazzoni dell'Università di Perugia, Dipartimento di Scienze Agrarie. "Nella prossima Pac non vi saranno più i due Pilastri, ma un unico fondo PPNR che conterrà tutti gli strumenti della Pac - ha detto Palazzoni - Questi saranno definiti dagli Stati membri e dalle Regioni. Per questo ci sono ancora margini di miglioramento, facendo pressioni sui politici regionali e nazionali affinché la Pac possa andare incontro alle esigenze degli agricoltori".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itLuca Palazzoni, Università di Perugia e "braccio destro" di Angelo Frascarelli
"La Pac in realtà non è un regalo, ma gli agricoltori si impegnano a presidiare l'ambiente e il territorio a favore della collettività. Il sostegno al reddito cambierà, si passerà da 130 a 240 euro/ettaro, più le risorse per la parte agroambientale".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itAlice Pratiffi ha coordinato con l'aiuto in sala di Riccardo Carafoli
"Rispetto alla Pac precedente, alcuni vincoli sono semplificati e, secondo me, le (vostre) proteste degli agricoltori dello scorso anno sono state utili per un'impostazione più in linea con le esigenze del mondo produttivo".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itLuciano Mattarelli
Uno degli aspetti che più preoccupa non solo il territorio emiliano Romagnolo, ma tutta Italia, riguarda il punto che prevede lo stop, dal 2032, dei contributi Pac agli agricoltori pensionati. "C'è il rischio che molte aree collinari e montane siano totalmente abbandonate", ha denunciato Alice Pratiffi.
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Al termine della relazione di Palazzoni, è intervenuto Luciano Matterelli, fiscalista e fondatore di consulenzagricola.it "Non è giusto che gli hobbisti prendano contributi Pac. Tutte le risorse devono essere destinate agli operatori professionali. Ma in realtà occorre uscire dall'ottica dei contributi: occorre creare le condizioni per cui gli agricoltori possano fare bilancio con i proprio prodotti, non guardando solo alla Pac. Ma c'è qualcuno che non la pensa così e preferisce tenere soggiogato il mondo agricolo. Fino a che esso non si ribella".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itGermano Gabanini presidente Agricoltori attivi romagnoli
Dopo le domande da parte della platea, la serata è stata conclusa da Germano Gabanini, portavoce degli agricoltori: "Questa è una serata inclusiva, in cui nessuno è stato messo in disparte. Svolgiamo noi quel ruolo che altri dovrebbero fare, cioè un'azione sindacale. Il mondo agricolo deve prendere sempre più consapevolezza di sé e incontri come questo, con la competenza di esperti come Palazzoni, aiutano a non sentirsi abbandonati".