I progetti di ricerca riguardanti lo studio di modelli previsionali antibrina e per l'irrigazione mirata non sono mai abbastanza. Venerdì 28 novembre 2025, presso la sede di Forlì del Crea, voi è stata la presentazione dei risultati del primo anno del progetto "Valutazione di mezzi tecnici innovativi per la difesa antibrina e l'irrigazione per la frutticoltura italiana".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itIl tavolo dei relatori
Giuseppina Caracciolo, relatrice del progetto, ha affermato: "In questo progetto sono stati messi a punto dei modelli teorici-previsionali per ciascuna linea di ricerca, in particolare nell'ambito del WP1- 'Valutazione di sistemi di difesa antibrina in areali frutticoli, protocolli di prova, monitoraggio ed elaborazione statistica dei dati'. È stato creato il modello PLSDA basato sul DB1 Ravennate con TL3 ed è stato quello prescelto in quanto più performante. L'adozione del modello PLSDA-Rav-TL3 comporterebbe un risparmio netto di 1165 giorni di trattamenti inutili rispetto al modello Reuter, mantenendo al contempo un'elevata capacità di individuazione degli eventi critici".
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Tale risparmio ha implicazioni rilevanti in termini di riduzione del consumo energetico e dei costi operativi che, indipendentemente dalla tipologia costruttiva e funzionale del sistema, consente un risparmio effettivo di ore di lavoro dell'impianto. "In conclusione - ha spiegato Caracciolo - il modello PLSDA-Rav-TL3 si configura come una soluzione più efficiente ed economicamente sostenibile per la gestione del rischio gelivo in agricoltura".
Nonostante le piogge abbiano ridotto gli interventi irrigui previsti nel WP2 "Prove sperimentali con sistemi di irrigazione innovativi", le attività hanno confermato la piena affidabilità del sistema di monitoraggio basato su DSS Irriframe e sensori Drill & Drop: le stime del modello si sono rivelate perfettamente in linea con le verifiche effettuate tramite le sonde di umidità. L'attività ha permesso, in particolare, di validare parzialmente le differenze di consumo idrico tra le colture protette da reti antipioggia e quelle sotto reti antigrandine, confermando l'influenza determinante del microclima sui fabbisogni della pianta".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itDamiano Li Vecchi, direttore generale delle politiche internazionali e dell'Unione Europea (MASAF) presente alla presentazione dei risultati
Caracciolo ha sottolineato che "Nell'ambito del WP3 - "Valutazione della Sostenibilità Globale dei mezzi tecnici per la difesa antibrina e l'irrigazione per la frutticoltura italiana" è stato creato il modello di valutazione della sostenibilità globale (ISG), applicandolo ai sistemi di difesa attiva dalle gelate e ai sistemi irrigui con copertura nei frutteti. In particolare, nell' Applicazione 'sistemi di difesa attiva dalle gelate' i sistemi di irrigazione sopra-chioma risultano quelli con il miglior equilibrio complessivo nella protezione antibrina, grazie alla capacità di contenere i danni con impatti idrici ed energetici moderati".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itMauro Quadri, direttore Ufficio delle politiche Internazionali e dell'Unione europea (MASAF)
"Nell'applicazione 'sistemi irrigui con copertura nei frutteti' la combinazione copertura ombreggiante/fotoselettiva + irrigazione al 70% ottiene i valori ISG più elevati, grazie alla riduzione dell'evapotraspirazione, all'efficienza nell'uso delle risorse e alla stabilità produttiva. È stata illustrata, altresì, la componente predittiva, quale traiettoria evolutiva del modello di valutazione, con potenziale di innalzare ulteriormente l'efficienza multi-pilastro tramite anticipazione degli eventi critici e razionalizzazione degli interventi", ha concluso.
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