Secondo le stime al 1° novembre 2025, quest'anno il raccolto francese di indivia raggiungerà circa 130.700 tonnellate, con un aumento di 1.600 tonnellate rispetto alla stagione precedente. A ottobre i prezzi erano inferiori del 38% rispetto a quelli della campagna 2024/25.
Previste rese migliori dalle radici di indivia
La superficie coltivata a radici di indivia è stimata quest'anno a 8.472 ettari, con un calo del 4% rispetto alla stagione precedente. Il fabbisogno di superfici seminate è ridotto, tenuto conto di uno stock di radici 2024 consistente nel bacino del Nord e di una buona resa delle radici in forzatura. Nonostante il calo, la superficie coltivata rimane comunque superiore del 2% alla media quinquennale. La produzione totale di radici è stimata a 216.400 tonnellate, il 2% in meno rispetto all'anno scorso e il 3% al di sotto della media quinquennale.
I primi test di maturazione delle radici mostrano un buon potenziale di resa. La produzione francese di indivia - raccolta tra settembre 2025 e agosto 2026 - dovrebbe quindi aumentare dell'1% rispetto alla stagione precedente, nonostante il risultato sia ancora inferiore del 5% alla media quinquennale.
Da settembre la coltivazione si basa in gran parte sulle scorte di radici del 2024, per cui attualmente sul mercato c'è più indivia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In ottobre è iniziata lentamente la transizione verso il nuovo raccolto di radici.
Vendite favorevoli, nonostante il mercato debole
Sebbene la domanda di indivia non sia particolarmente elevata al momento, i volumi continuano a trovare sbocco grazie ad attive campagne promozionali. I prezzi rimangono per ora bassi, al di sotto della media degli ultimi cinque anni. Tuttavia, si registrano lievi variazioni sul mercato internazionale: nel settembre 2025 le esportazioni sono state superiori rispetto allo stesso mese del 2024 (714 tonnellate contro 579 tonnellate) e anche le importazioni hanno registrato un leggero aumento (173 tonnellate contro 86 tonnellate).
Fonte: agreste.agriculture.gouv.fr