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Le associazioni di categoria sul Click Day

Il Senato ha approvato in via definitiva il Decreto Flussi, è legge

Il via libera del Senato al nuovo Decreto Flussi - dopo l'approvazione preliminare del Consiglio dei Ministri - apre ufficialmente la strada a una serie di misure urgenti dedicate all'ingresso regolare di lavoratori stranieri e alla gestione dei movimenti migratori. Un provvedimento articolato in dodici punti che tocca da vicino anche il comparto agricolo, dove la presenza di manodopera estera continua a essere determinante per garantire continuità alle operazioni di raccolta e alle numerose attività stagionali nelle campagne.

Nel nostro Paese sono un milione gli addetti in agricoltura, di cui 1/3 stranieri. Il fabbisogno è di circa 100.000 stagionali. Ora si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione che consentirà l'operatività delle misure, già con l'invio delle istanze previsto per il prossimo 12 gennaio 2026.

Tra le misure più rilevanti per il settore agricolo vi è l'allungamento del termine sia per la conferma dell'interesse ad assumere da parte del datore di lavoro, che passa da 7 a 15 giorni, sia per la sottoscrizione del contratto di soggiorno (da 8 a 15 giorni dall'ingresso in Italia). In entrambi i casi le nuove scadenze evitano il rischio precedente di compromettere definitivamente tutto l'iter di ingresso e di assunzione del lavoratore a causa dell'esiguità dei giorni a disposizione per tali procedure. Sempre sul fronte agricolo, sono positive le novità che riguardano i lavoratori formati nel Paese di provenienza.

© Siculodoc | Dreamstime

Click Day da rivedere
Sulla manodopera straniera rimangono ancora alcuni ostacoli da affrontare, a partire dal Click Day. La proposta di Confagricoltura è di abolirlo e avviare invece una sorta di prenotazione sempre aperta con il ministero dell'Interno, con impegno su tempi e produzioni, in modo da garantire certezze sul fabbisogno effettivo di lavoratori e un reale controllo della domanda.

Coldiretti aggiunge che non resta ora che superare definitivamente l'ultimo ostacolo che si frappone a una gestione più semplice e veloce delle procedure. Il sistema del Click Day non risponde alle esigenze di far incontrare la domanda e l'offerta occupazionali. Capita spesso, infatti, che il lavoratore arrivi quando le attività di raccolta per le quali era stato chiamato sono già terminate. Una situazione che, di fatto, rischia di aprire le porte a fenomeni di illegalità.

Secondo Cia, il sistema del Click Day potrebbe essere superato grazie alle procedure di conversione fuori quota, ma solo se le scadenze fossero realmente rispettate, permettendo l'arrivo dei lavoratori nel periodo di effettiva necessità produttiva.

Data di pubblicazione:

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