"Se il mese di ottobre non è andato bene, quello di novembre non sembra procedere meglio a livello di vendite". Lo afferma Salvatore Musso, titolare della Masterfruit Srl presso Ortomercato di Milano. Masterfruit si occupa del commercio e di logistica nel settore ortofrutticolo presso il mercato agroalimentare più grande d'Italia.
"Facendo parte del consiglio direttivo dell'AGO (Associazione Grossisti Ortofrutticoli) con delega a rappresentare i miei colleghi nei vari ambiti istituzionali e di comunicazione, quotidianamente mi confronto con la categoria e, mai come in questo periodo, da tutte le parti arrivano commenti sconfortanti sull'avvio negativo in questo periodo di fine anno".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itSalvatore Musso
"Sono molteplici le cause, tra le tante: si potrebbe ipotizzare l'aumento dei costi generali, in concomitanza con l'aumento dei prezzi nel settore alimentare che hanno portato il consumatore a risparmiare, e l'ortofrutta è da sempre stata la prima spia rossa ad accendersi in queste circostanze".
Oltre al calo delle vendite, i grossisti lamentano anche i grandi disagi che da anni ormai stanno vivendo per la riqualificazione di tutta l'area mercatale, soprattutto per i forti aumenti dei canoni di concessione che sono passati dai 75 euro al mq a 130 euro, e pare che già con l'anno nuovo debbano aumentare a 170 euro per arrivare ai finali € 230 al mq (come comunicato dall'ente gestore).
"Oggi è stata inviata una lettera congiunta tra le varie associazioni di categoria al Comune di Milano per chiedere un intervento che possa aiutare gli operatori in questa situazione di disagi: si confida che possano esserci degli interventi reali e concreti".

Nella riunione della Commissione del Mercato Ortofrutticolo tenutasi lo scorso 12 novembre, la stessa SogeMi ha riconosciuto la sproporzione proponendo un aumento temporaneo più contenuto pari a 168,45 euro/mq per il biennio 2026-2027. Gli operatori, tramite le proprie Associazioni, hanno espresso una posizione chiara e unitaria: prima di tutto cioè l'applicazione della tariffa vigente di 130 euro/mq sino al trasferimento completo nei nuovi padiglioni ortofrutta e all'entrata in piena operatività della logistica centralizzata e del progetto energia.
A oggi nessuna di queste condizioni è soddisfatta: parte degli operatori lavora ancora nel vecchio mercato (canone 75 euro/mq) e i progetti infrastrutturali presentano ritardi significativi. "Inoltre chiediamo - si legge nella nota dell'Associazione Grossisti Ortofrutticoli - la disponibilità a recepire la tariffa di € 168,45/mq, purché la sua applicazione sia differita secondo quanto sopra e purché, per il futuro, la definizione delle tariffe sia coerente con i livelli nazionali e con gli impegni assunti dal Comune nel Protocollo d'Intesa e nel Progetto del Nuovo Mercato. Non va dimenticato inoltre che l'incremento da € 71,62 euro/mq (Vecchio Mercato) a € 130 euro/mq (Nuovi Padiglioni) rappresenta già un +81,5%; gli efficientamenti gestionali previsti non sono stati conseguiti; gli operatori hanno sostenuto investimenti a fondo perduto, pari a ulteriori 50-60 euro/mq, che aggravano la tariffa effettiva".