È una stagione molto difficile per gli esportatori turchi di mele perché, oltre alla minore produzione, i prezzi sono aumentati, impedendo alle mele turche di mantenere un vantaggio competitivo. Ad affermarlo è Okan Imancer, co-fondatore e responsabile export dell'azienda turca d'esportazione di mele The Fresh Apple.
"In questa stagione, la Turchia ha registrato un calo significativo della produzione di mele a causa delle forti gelate primaverili. Le regioni ad alta quota hanno iniziato la stagione con rese significativamente basse. Isparta, una delle principali aree di coltivazione del Paese, ha ottenuto risultati complessivamente migliori rispetto alla maggior parte delle altre regioni. Tuttavia, alcune località hanno sofferto per l'irrigazione insufficiente, con conseguenti calibri ridotti e perdite di resa a livello regionale. La situazione ha spinto i prezzi alla produzione a livelli record e ha aumentato sensibilmente i costi delle materie prime per tutti gli operatori del settore".
© The Fresh Apple Dış Tic. Ltd. Şti.
Secondo Imancer, le esportazioni di mele turche hanno subito un duro colpo a causa della minore disponibilità. "A causa della significativa perdita di raccolto, in questa stagione prevediamo un calo significativo dei volumi di esportazione. La frutta disponibile è in gran parte necessaria per soddisfare la domanda interna. Tuttavia, per mantenere la presenza del nostro marchio e le partnership di lunga data, prevediamo di effettuare spedizioni limitate, senza concentrarci sul profitto. Il consumo interno non ha ancora registrato un'accelerazione, perché il freddo è arrivato tardi, quindi sia i volumi destinati al mercato domestico sia quelli per l'esportazione al momento rimangono bassi".
A causa della produzione inferiore, anche la domanda di mele sul mercato interno è aumentata vertiginosamente, con conseguente rincaro dei prezzi. Imancer sottolinea che questo incide anche sulla posizione della Turchia sul mercato delle esportazioni. "I prezzi franco azienda hanno raggiunto massimi storici in questa stagione, a causa della scarsità del raccolto. Di conseguenza, le mele turche sono diventate più costose rispetto a quelle delle origini concorrenti, sia sul mercato interno che su quello internazionale. Polonia, Italia e Stati Uniti rimangono più competitivi in termini di prezzo, mentre l'Iran, pur appartenendo a un segmento diverso in termini di qualità, ha acquisito maggiore visibilità sul mercato indiano, grazie ai suoi prezzi più bassi. L'unico sviluppo positivo per noi in questa stagione è il calo delle tariffe di trasporto e la disponibilità di rotte più veloci per l'India, con tempi di transito intorno ai 20 giorni".
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Di recente, un coltivatore turco di mele ha dichiarato che il governo avrebbe imposto un divieto di esportazione per le mele. Imancer ritiene che la spiegazione non sia stata del tutto precisa, in quanto ci sono solo alcuni ostacoli aggiuntivi che gli esportatori di mele turchi devono superare, ma le esportazioni continuano regolarmente. "Attualmente non esiste alcun divieto di esportazione per le mele. Tuttavia, il Ministero del commercio ha inserito le mele nell'elenco dei 'prodotti soggetti a registrazione per l'esportazione'. Ciò significa che, sebbene le esportazioni siano consentite per tutto l'anno, è necessaria un'approvazione preventiva da parte del Ministero. L'obiettivo è salvaguardare l'offerta interna e mantenere la stabilità dei prezzi, in una stagione caratterizzata dalla limitata disponibilità. Lo stesso meccanismo si applica anche ai limoni".
Imancer afferma che sarebbe utile una maggiore domanda per le mele disponibili, nonostante la loro qualità inferiore o i calibri più piccoli. "Guardando al futuro, lo scenario migliore per il settore sarebbe se gli acquirenti, soprattutto in India, mostrassero interesse non solo per le mele di qualità premium e di calibro grande/medio, ma anche per quelle di calibro piccolo e di seconda scelta. Finora non è avvenuto ma, se questo dovesse succedere, sarebbe possibile commercializzare l'intero raccolto in modo più efficace e creare un equilibrio commerciale più sostenibile per tutti gli stakeholder".
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"A causa degli elevati costi delle materie prime, non prevediamo una grande performance delle esportazioni nella rimanente parte della stagione. Le esportazioni continueranno probabilmente soprattutto verso l'India ma in volumi limitati. Lo sviluppo della domanda di mele di piccolo calibro e di seconda scelta sarà fondamentale per mantenere un flusso delle esportazioni sostenibile. Sul mercato interno, si prevede che le principali catene di supermercati svolgeranno un ruolo decisivo. Con l'aumento dei consumi dovuto al clima più freddo, il mercato interno potrebbe registrare una performance migliore rispetto alle esportazioni, per il resto della stagione", conclude Imancer.
Per maggiori informazioni:
Okan Imancer
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Sweet Tarım
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