La HydroHunter Italia, una società italiana che si occupa di ricerche idriche nel sottosuolo, ha recentemente completato una missione complessa negli Emirati Arabi Uniti, al confine con l'Oman, che si è conclusa con una bella notizia: l'individuazione di una frattura potenzialmente contenente acqua.
"Il committente emiratino aveva una forte necessità di sapere se nei propri appezzamenti ci fosse disponibilità idrica, anche con portata minima – spiega il referente Vincenzo Orso – Dopo una veloce corrispondenza per chiarire l'attività, l'organizzazione logistica e i costi della missione, il servizio è stato confermato. Abbiamo così scansionato circa 7 ettari di terreno, fino a 180 m di profondità. La missione estera è durata poco meno di 48 ore".
© Hydrohunter Di Tamburrino Daniela
La ricerca dell'acqua si basa su una metodologia che combina indagine a distanza e verifica sul campo. La tecnologia utilizzata da HydroHunter Italia sfrutta l'analisi satellitare, che fornisce inizialmente un'indicazione precisa della zona in cui è presente la possibile frattura idrica. Successivamente, quando gli operatori si sono recati sul posto, i due grafici hanno confermato l'esistenza delle due fratture individuate in precedenza.
"L'affidabilità di questo metodo si dimostra costante, così come è accaduto nei mesi precedenti in diverse regioni italiane, dove abbiamo comunicato ai clienti alte probabilità di trovare l'acqua nella porzione scansionata. Tali rilevazioni sono state confermate in seguito alle perforazioni".
© Hydrohunter Di Tamburrino DanielaVincenzo Orso presso i clienti negli Emirati Arabi, impegnato nell'esposizione delle operazioni di volo
Sebbene la tecnologia garantisca l'individuazione della faglia geologica, non si conosce la qualità dell'acqua trovata in essa e dunque quanto questa possa risultare ideale per l'agricoltura. "Quantomeno abbiamo fornito ai clienti valori che consentono di valutare se avviare delle perforazioni. In questo caso, il committente emiratino provvederà a due perforazioni nei punti indicati".
L'efficacia del sistema è confermata anche in condizioni ambientali estreme. "Quando si comunica a un cliente o a un imprenditore un tasso di successo superiore all'80% di probabilità nel trovare l'acqua, si sta fornendo un dato che, nel contesto di un investimento operativo, risulta estremamente alto. Questa percentuale rende il rischio calcolato ampiamente accettabile, specialmente se si considera la tecnologia utilizzata.
"Un minimo di rischio è inevitabile. La combinazione di alta probabilità di ritrovamento e comprovata accuratezza nel localizzare la struttura idrica rendono però l'investimento strategico e vantaggioso per l'imprenditore".
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