"A mio parere, il mercato del kaki ha attraversato una fase iniziale, a ottobre e nei primi giorni di novembre, estremamente positiva. La domanda è stata vivace e le nostre vendite continue, con un prodotto risultato molto gradito sui bancali. Tuttavia, nell'ultima settimana stiamo verificando un momento di rallentamento". Questa la testimonianza di Antonio Gallicchio, titolare dell'azienda Gallicchio Frutta, ideatrice del brand Divino - Il kaki Italiano, nell'analizzare le dinamiche attuali.
"Finora abbiamo commercializzato intorno alle 500 tonnellate di kaki a marchio. Le cause principali di questa stagnazione stanno in una concorrenza più aggressiva da parte della Spagna. La presenza spagnola risulta massiccia, sul mercato, a prezzi bassi, che le aziende come la nostra faticano a replicare. L'anno scorso la pressione estera era ridotta, poiché eventi climatici distruttivi avevano compromesso una buona parte dei frutti in raccolta nella provincia di Valencia, tanto che in quel periodo i buyer iberici erano alla ricerca di prodotto italiano da importare. Al momento, l'offerta spagnola di prima categoria giunge all'ingrosso intorno ai 1,20 €/kg, un prezzo quasi simile, ma inferiore, a quello medio in partenza dai magazzini italiani".
Questa pressione competitiva si somma a un generale scarso consumo di ortofrutta. L'attuale contesto si pone in netto contrasto con la stagione precedente, quando per la Gallicchio Frutta le operazioni commerciali mostrarono ritmi accelerati.
© Gallicchio Frutta Srls
Per gestire il surplus di offerta che rischia di deprezzare la merce, l'azienda con sede a Scanzano Jonico (Matera) è solita adottare strategie aziendali volte a contingentare i volumi in uscita nel periodo di picco stagionale. "L'obiettivo è ridurre lo smercio del prodotto quando si registra un surplus di offerta. Sebbene in modo molto più marcato rispetto alla precedente campagna, stiamo lavorando per diminuire i flussi in uscita nel momento clou, arginando l'entusiasmo dei produttori che mostrano fretta di raccogliere. Questa strategia di contrazione ha portato a diminuire del 40% i volumi in uscita in una settimana. Crediamo che questa fase delicata possa terminare tra 10-15 giorni, molti supermercati stanno ritirando merce spagnola e non si smuovono facilmente da questa mentalità".
Oltre alle vendite in Italia, in particolar modo negli areali del Centro-Sud, la Gallicchio Frutta concentra la fornitura anche sui mercati esteri, inviando prodotto verso Paesi Bassi, Danimarca e Germania, anche se il mercato tedesco registra un calo del 30% rispetto all'anno precedente, dovuto anche alla crisi economica in atto che orienta la preferenza del consumatore verso prezzi più bassi.
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