Durante l'inverno, molti agricoltori entrano nella fase più strategica dell'anno: la pianificazione. È il momento in cui si definiscono turni irrigui, gestione delle risorse, investimenti e priorità. Una fase fondamentale, ma non priva di criticità. Nonostante l'attenzione dedicata alla programmazione, la realtà quotidiana della stagione, con ritmi serrati e attività che si accavallano, porta spesso a dimenticare passaggi importanti o a prendere decisioni accelerate dall'urgenza.
"In questo contesto - Afferma Emanuele Tavelli, CEO di Winet - la tecnologia IoT sta acquisendo un ruolo crescente. Le centraline e i sensori sviluppati da Winet, azienda italiana attiva nel monitoraggio agronomico, offrono strumenti pratici per supportare gli agricoltori nelle scelte più delicate, in particolare quelle legate alla gestione dell'acqua, elemento decisivo per la qualità finale delle produzioni".
© Winet Srl
Durante l'annata produttiva, ogni intervento irriguo richiede tempismo e precisione. Le centraline Winet raccolgono in tempo reale parametri come umidità del suolo, temperatura e bagnatura fogliare, fornendo una fotografia chiara delle condizioni microclimatiche. Tutte le informazioni confluiscono nel portale online dell'azienda, dove vengono presentate in forma grafica e immediata, consentendo una lettura semplice anche nelle operazioni quotidiane.
"Non si tratta solo di monitoraggio, ma di prevenzione: una gestione irrigua basata sui dati permette infatti di evitare stress idrici, favorire l'equilibrio fisiologico della pianta e migliorare la qualità dei frutti. Come ricordato da diversi tecnici di settore, la difficoltà non è introdurre nuove tecnologie, ma renderle realmente applicabili in condizioni di campo. Ed è su questo punto che Winet ha sviluppato soluzioni versatili, capaci di adattarsi a un'ampia gamma di colture".
In frutticoltura, le centraline trovano impiego su kiwi, pesco, albicocco, pero e melo. Nelle colture orticole vengono utilizzate con lattuga, zucchina e melanzana. E non mancano applicazioni più specialistiche, come nel caso di noce, nocciolo, mirtillo e pomodoro. In ogni scenario il principio rimane lo stesso: raccogliere dati affidabili per semplificare scelte che influenzano direttamente la resa e la qualità del raccolto.
© Winet SrlEmanuele Tavelli
"Gli agricoltori - prosegue Tavelli - che hanno adottato queste soluzioni confermano che la vera forza dell'IoT non risiede nella complessità tecnologica, ma nella capacità di tradurre i dati in decisioni operative. Che si tratti di prevenire una fitopatia, monitorare il microclima o programmare l'irrigazione con margini più precisi, i sistemi Winet permettono di intervenire solo quando necessario e con la giusta intensità".
Come accade per tutte le innovazioni, non esiste una formula universale. Ogni azienda agricola presenta dinamiche diverse, terreni diversi, colture diverse. Tuttavia, l'esperienza sul campo mostra come strumenti semplici, modulari e affidabili possano ridurre l'incertezza decisionale, alleggerendo la pressione durante i mesi più intensi della stagione.
"L'inverno resta quindi il periodo della strategia, ma oggi può diventare anche il punto di partenza di un percorso più moderno, dove la tecnologia non sostituisce l'esperienza dell'agricoltore: la amplifica", conclude Tavelli.
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