L'Istituto valenciano di ricerche agrarie (IVIA) ha sviluppato il nuovo portinnesto CIVAC 19, un ibrido di mandarino Cleopatra e Poncirus trifoliata, tollerante al virus della Tristeza (CTV), una malattia che colpisce aranci, mandarini e pompelmi innestati.
Come spiega María Ángeles Forner, del Centro di agrumicoltura e produzione vegetale dell'IVIA, "questo nuovo portinnesto si incorpora al catalogo dei materiali vegetali ottenuti all'interno del programma di miglioramento dei portinnesti di agrumi dell'IVIA, orientato a rafforzare la competitività, la sostenibilità e la modernizzazione del settore agrumicolo".
Questo programma di miglioramento genetico dei portinnesti dell'IVIA ha come finalità l'ottenimento di nuovi portinnesti ibridi con maggiore tolleranza alle malattie e agli stress abiotici, capaci di incrementare la produttività e la qualità del frutto, riducendo al tempo stesso i costi di coltivazione.
Inoltre, questa linea di lavoro risponde all'impegno dell'IVIA per un'agrumicoltura sostenibile, sia dal punto di vista economico che ambientale.
Cinque nuovi portinnesti
Nel corso degli ultimi decenni, questo programma ha permesso la commercializzazione di cinque nuovi portinnesti, tra i quali spiccano Forner-Alcaide 5, uno dei più utilizzati in Spagna, e Forner-Alcaide 517, un portinnesto seminanizzante adattato ai sistemi di coltivazione intensiva, che ha contribuito in modo significativo a ridurre i costi di produzione e a facilitare la meccanizzazione dei lavori agricoli.
In questo contesto, CIVAC 19 rappresenta un nuovo progresso nella ricerca dell'IVIA. Sviluppato nell'ambito della collaborazione con l'azienda Agromillora Iberia S.L. (cfr. FreshPlaza del 6/11/2025), questo portinnesto è tollerante al CTV e mostra una buona risposta di fronte alla clorosi ferrica, oltre a una tolleranza media alla salinità e all'asfissia radicale.
Dal punto di vista agronomico, CIVAC 19 si distingue per il suo effetto seminanizzante, che riduce in modo significativo le dimensioni degli alberi, raggiungendo tra 1,5 e 2 metri di altezza. Questa caratteristica lo rende particolarmente indicato per le piantagioni intensive e i sistemi di raccolta meccanizzata, una domanda crescente del settore agrumicolo orientato a ottimizzare le risorse e migliorare l'efficienza produttiva.
Con l'introduzione di CIVAC 19, l'IVIA consolida il suo ruolo di riferimento nazionale e internazionale nella ricerca agrumicola e riafferma il suo impegno per lo sviluppo tecnologico e la sostenibilità del settore agricolo valenciano.