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CNIPT: "Il prodotto deve tornare nelle abitudini di acquisto dei francesi"

Campagna 2025/26 di svolta per la patata biologica

Con volumi e qualità all'altezza delle aspettative, gli operatori della filiera della patata biologica ritrovano prospettive più favorevoli (dopo diverse campagne contrastanti), secondo il Comitato Nazionale Interprofessionale della Patata-CNIPT. E in un contesto di ripresa dei consumi, l'interprofessione invita a "sostenere questa dinamica e restituire alla patata bio tutto lo spazio che merita nel paniere dei francesi".

Stabilità delle superfici destinate al mercato del fresco
"Le superfici seminate a patate biologiche nel 2025 sono stimate in aumento moderato (+5%) per il secondo anno consecutivo, dopo due campagne di forte calo (-4,1% nel 2022/23 e -17,1% nel 2023/24). Questo fenomeno è dovuto principalmente all'aumento delle superfici destinate all'industria, che sono cresciute del 13% tra il 2024 e il 2025, sapendo che le patate bio destinate all'industria rappresentano il 20% del mercato bio. Le superfici destinate al mercato del fresco sono relativamente stabili rispetto al 2024. L'aumento delle superfici, maggiormente legato all'industria, si osserva anche nel convenzionale. Secondo l'incrocio dei dati dell'indagine AND-CNIPT e dell'Agenzia Bio, l'evoluzione delle superfici a contratto e di quelle libere segue tendenze simili".

Un mercato che punta all'equilibrio, ma la domanda deve tenere
La produzione di origine francese è ultra-maggioritaria nell'offerta di patata biologica nel Paese (99% nella campagna 2024/25). Inoltre, il 25% dei lotti è proposto sfuso, contro il 75% in formato preimballato. È anche importante notare che il prodotto non lavato rappresenta il 90% dei lotti, contro il 10% di quello lavato.

"Nel contesto produttivo del 2025, con rese mediamente nella norma (ma eterogenee a seconda delle regioni e delle varietà, per esempio), l'offerta sarà all'altezza della domanda in termini di quantità e qualità. Dovremmo raggiungere un equilibrio di mercato, a condizione che la domanda sia costante per tutta la campagna".

Il passaggio dalla precedente stagione è stato difficile per diverse ragioni: stock ancora elevati, calo dei consumi durante il periodo estivo e arrivo precoce delle patate bio sul mercato. A ciò si aggiunge il contesto generale del settore patata, ossia uno squilibrio tra offerta e domanda. Per il biologico, si osserva così un calo del prezzo pagato al produttore, sul mercato libero (benché il commercio sia fortemente contrattualizzato), da alcune settimane rispetto all'anno scorso. "La domanda è stata buona ad agosto/settembre, cosa che non sembra essere avvenuto per il mese di ottobre. Bisogna fare tutto il possibile affinché il prodotto trovi il proprio spazio sul mercato".

Il CNIPT precisa inoltre che "quest'anno, i lotti raccolti tenderebbero a germogliare più rapidamente, il che potrebbe comportare l'applicazione più precoce di prodotti per la conservazione".

"È importante che il prodotto bio sia correttamente valorizzato"
"Mentre il consumo di patate fresche in generale prosegue con una dinamica piuttosto soddisfacente in questo inizio di campagna 2025/26, in termini di volumi ma non di prezzi, anche la domanda di patate biologiche è presente, ma non deve indebolirsi. La patata biologica deve tornare a far parte delle abitudini di acquisto dei francesi. Solo poco più di una famiglia su dieci ha acquistato patate biologiche nella campagna precedente". Il CNIPT invita quindi a "mettere in evidenza in modo corretto e a rendere il prodotto attraente per il consumatore, non solo attraverso il prezzo".

© CNIPTPer maggiori informazioni:
CNIPT
43-45 rue de Naples
75008 Paris - Francia
+33 01 44 69 42 10
www.cnipt.fr

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