La coltivazione di patate ibride sta rivoluzionando il modo in cui vengono sviluppate e distribuite le nuove varietà, offrendo opportunità per un ricambio varietale più rapido e un migliore accesso a sementi di qualità nelle regioni in cui quelle certificate sono scarse.
Secondo Hans Huistra, "una patata ibrida ha lo stesso sapore e lo stesso aspetto di quella che tutti conosciamo. La differenza sta nella tecnica di coltivazione, nel modo in cui viene sviluppata la varietà. Con la genetica giusta, la coltivazione ibrida ci permette di sviluppare nuove cultivar più rapidamente". Huistra ha spiegato che la coltivazione ibrida consente di introdurre caratteristiche di resistenza fino a due volte più rapidamente rispetto ai metodi convenzionali e che le patate ibride possono essere coltivate da seme, creando nuove possibilità di mercato.
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Dalla sfida della ricerca all'applicazione pratica
L'ibridazione è una pratica consolidata da tempo in colture come il mais e il pomodoro, ma un tempo era ritenuta impossibile per le patate a causa delle barriere genetiche all'autoimpollinazione. La situazione è cambiata nel 1999, quando un gene scoperto in una patata selvatica ha reso possibile l'autoimpollinazione, aprendo la strada allo sviluppo di tuberi ibridi.
Tale approccio ha un forte potenziale in regioni come l'Africa e l'Asia, dove l'accesso a patate da semina di alta qualità rimane limitato. In Kenya solo il 10% circa dei piccoli coltivatori di patate utilizza sementi certificate. "Per molti agricoltori le sementi di qualità non sono disponibili o sono troppo costose - ha affermato Ad Vrolijk, responsabile del programma di ibridazione presso il Royal HZPC Group - Di conseguenza, parte del raccolto viene riutilizzata come seme, con conseguenti perdite di resa e riduzione della sicurezza alimentare".
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In che modo l'ibridazione differisce dai metodi classici
Nello sviluppo varietale convenzionale due varietà vengono incrociate e migliaia di discendenti vengono selezionati in base alle caratteristiche desiderate, con una selezione iniziale spesso effettuata in Europa. L'ibridazione, al contrario, consente di effettuare test diretti nelle regioni target. Linee parentali pure vengono create attraverso ripetute autoimpollinazioni, producendo discendenti geneticamente uniformi. Ogni seme cresce quindi in una pianta identica, rendendo la produzione più veloce e prevedibile.
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Risultati sul campo e prove in corso
In Kenya le prove di ibridazione hanno prodotto varietà che eguagliano la resa dello standard locale, Shangi. Una delle varietà candidate, la D23HY2515, ha dimostrato una forte resistenza alla peronospora sia in condizioni trattate che non trattate. "In Kenya la peronospora è presente tutto l'anno - ha affermato Vrolijk - Gli agricoltori che utilizzano prodotti fitosanitari possono risparmiare fino al 30% grazie alle varietà resistenti".
Le patate da semina rimangono rilevanti
Nonostante i progressi, le patate da semina rimangono essenziali per la produzione di patate da tavola. "Anche con le varietà ibride, i tuberi offrono le rese più affidabili", ha affermato Huistra. Le piante coltivate da seme richiedono più tempo per maturare, necessitando di ulteriori cicli di produzione di semi prima della semina su larga scala.
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Si prevede che la coltivazione ibrida si estenderà gradualmente all'Europa, anche se il processo è ancora nelle fasi iniziali. "La creazione di linee parentali richiede tempo - ha affermato Vrolijk - Ma una volta stabilizzate, le patate ibride possono essere adattate alle esigenze regionali e scalate rapidamente".
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