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Stéphie Van den Meersschaut della Grosbusch

"Per avere un ecosistema equilibrato, il prezzo della qualità deve rispecchiare la qualità del prezzo"

La Grosbusch collabora con numerosi produttori del Grand Est (Lussemburgo, Saarland, Champagne e Lorena), un'area ricca di una vasta gamma di prodotti gustosi. L'azienda lussemburghese sta ora ampliando la sua offerta con prodotti mediterranei provenienti direttamente dal cuore dell'Italia. Sono state strette partnership di lunga data con produttori italiani per soddisfare la forte domanda locale. "La comunità italiana è la terza comunità straniera più numerosa in Lussemburgo, dopo quella portoghese e francese", spiega Stéphie Van den Meersschaut, responsabile marketing e comunicazione della Grosbusch.

© Grosbusch

Rispondere alla domanda di una popolazione italiana ben rappresentata e ben radicata
L'azienda vuole offrire prodotti gustosi che soddisfino le esigenze dei suoi clienti. È stato quindi naturale orientarsi verso l'importazione di prodotti italiani. "Gli italiani rappresentano il 4% della popolazione del Lussemburgo. Nella città di Lussemburgo vivono attualmente non meno di 25.000 italiani, il 20% dei quali è nato qui. Molti sono arrivati dalla Puglia all'inizio del 1900. Per il governo, si tratta di una comunità aperta e cosmopolita, pienamente integrata nelle usanze del Paese e nell'economia locale sebbene abbiano conservato parte della loro cultura e delle loro tradizioni, soprattutto in termini di gastronomia. Gli italiani hanno avuto una forte influenza sull'arte culinaria lussemburghese, come dimostra il gran numero di ristoranti e punti vendita specializzati in tutto il Paese. Inoltre, ogni Regione italiana possiede una cultura e caratteristiche proprie, il che rende la nostra gastronomia ancora più ricca", afferma Van den Meersschaut.

Collaborare direttamente con i produttori per selezionare i prodotti giusti e ottimizzare i costi logistici
Per rispondere alla forte domanda di prodotti italiani di qualità, la Grosbusch si è rivolta direttamente ai produttori per selezionare la migliore frutta e verdura locale. Questa scelta presenta diversi vantaggi. "Incontrare i produttori in Italia ci ha permesso di selezionare i prodotti più adatti. L'approvvigionamento diretto ci consente anche di ottenere prezzi migliori. Utilizziamo una piattaforma logistica per raggruppare i colli e ottimizzare il trasporto, il che ci permette di offrire un'ampia gamma di sapori italiani, comprese referenze molto specifiche e di nicchia come i fiori di zucca. Siamo orgogliosi di poter offrire alla popolazione italiana sapori autentici della loro terra e delle loro regioni. Sapori che anche molti altri abitanti del Lussemburgo sono felici di scoprire e riscoprire", spiega Martine Ministrini, responsabile senior per gli acquisti della Grosbusch.

© Grosbusch

Rapporti con i produttori: il pilastro dell'attività della Grosbusch
La Grosbusch offre ai consumatori lussemburghesi un'ampia gamma di frutta e verdura proveniente dalla Puglia e da altre regioni, molte delle quali a Indicazione geografica protetta (IGP). Pesche, nettarine, finocchi, rucola, uva da tavola Italia, meloni Barattiere, pomodori ciliegino dell'Etna, pomodori del Vesuvio, patate di Siracusa, limoni della Costiera Amalfitana, solo per citarne alcuni. Questa diversità consente all'azienda di rivolgersi sia ai clienti dei supermercati sia a una rete di specialisti. Ma oltre ai sapori e alla qualità dei prodotti importati, la Grosbusch cerca anche di trasmettere una vera e propria passione.

"La parola chiave nella nostra selezione è il gusto. Dietro ogni prodotto c'è una storia, un territorio, un produttore, una famiglia, una cultura, una cura particolare del prodotto e rapporti umani. Da appassionati di prodotti di qualità, per noi è un vero onore valorizzare questa storia e questi valori attraverso il marchio Grosbusch, ormai saldamente affermato nella regione. Il rapporto con i produttori rappresenta il pilastro fondamentale della nostra attività, e siamo molto orgogliosi di poter trasmettere questi valori ai consumatori, accompagnandoli alla scoperta dei nostri prodotti", sottolinea Ministrini.

Un'offerta autentica e originale per soddisfare le esigenze di una popolazione molto eterogenea
Oltre all'influenza italiana, che contribuisce a plasmare la cultura del Lussemburgo, nel Paese convivono ben 170 nazionalità diverse. "Abbiamo la fortuna di vivere in un Paese multiculturale. Si sentono parlare tutte le lingue, e questo ci dà la costante sensazione di viaggiare pur restando entro i nostri confini. Per sviluppare la nostra gamma, partiamo sempre dalle esigenze dei clienti, ed è per questo che effettuiamo sempre uno studio di mercato preliminare. La gamma di prodotti che abbiamo sviluppato riflette le abitudini alimentari degli abitanti del Lussemburgo e la diversità dei loro interessi culinari. Insieme alla storia e alla cultura del Paese, il risultato è un'offerta originale, autentica e di grande interesse. Dato che i lussemburghesi godono anche di un certo potere d'acquisto, possiamo offrire loro prodotti di prima categoria e dal carattere distintivo, molto apprezzati nel Paese, e che possono acquistare direttamente nei negozi o gustare nei ristoranti", aggiunge Ministrini.

© Grosbusch

Garantire un giusto compenso ai produttori
La Grosbusch selezionerà anche frutta e verdura provenienti da altre origini, come Portogallo, Spagna e Marocco, sempre con l'obiettivo di trovare prodotti gustosi e dando priorità alle esigenze dei produttori. "Si tratta di un segmento molto attivo nella nostra strategia di acquisto e rivendita, senza che questo implichi un posizionamento particolare. Rimaniamo specialisti, qualunque sia l'origine. Nell'ambito del nostro approccio volto a perfezionare la selezione di frutta e verdura di qualità, Seguiamo la stagionalità dei prodotti nei due emisferi, in funzione della qualità che intendiamo garantire. Vogliamo trasmettere ai consumatori la nostra passione per il prodotto, che va di pari passo con un'equa remunerazione per il lavoro del coltivatore. Questo è parte integrante della nostra missione: garantire che il prezzo della qualità rifletta la qualità del prezzo, affinché l'intera filiera possa evolvere in un ecosistema equilibrato", conclude Ministrini.

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