Nel mese di settembre, tra i prodotti agroalimentari freschi, si sono registrati aumenti mensili per i prezzi all'ingrosso degli ortaggi. Nonostante la crescita registrata nel mese, le quotazioni risultano ancora inferiori rispetto ai livelli dello scorso anno. All'interno del comparto, si segnalano in particolare i rialzi di zucchine e melanzane, sostenuti da minori disponibilità dovute alle condizioni climatiche e alla conclusione delle produzioni in pieno campo. In calo invece la frutta fresca, con ribassi mensili a doppia cifra per l'uva da tavola, penalizzata da un eccesso di offerta e da una domanda più debole. A riferirlo in una nota è BMTI.
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Nel mese di settembre 2025 l'indice dei prezzi all'ingrosso dell'ortofrutta mostra trend differenziati: il comparto degli agrumi registra una flessione del 6,6% rispetto al mese precedente e dell'1,5% su base annua, trainata dalla caduta del prezzo delle arance (-8,3% mensile, -14,3% annuale).
Nei frutti a breve conservazione la variazione mensile è limitata a -0,4%, ma su base annua il calo è più marcato (-18,5%): in particolare le fragole scendono del 3,9% sul mese e addirittura del 33,1% sull'anno. I frutti a lunga conservazione mostrano una diminuzione mensile del 4,1% e del 4,6% su anno; le mele registrano -6,4% sul mese.
Per i tropicali si osserva un aumento mensile dell'1,4% e un modesto +1,9% su base annua, grazie soprattutto alla frutta esotica (+13,2% sul mese).
Tra gli ortaggi, segnali positivi per bacche (-8,3% sul mese ma -35,8% sull'anno) e soprattutto per le insalate che salgono del 6,6% mensile, nonostante un -29,9% su anno. Infine, gli ortaggi a foglia da cottura mostrano +6,2% sul mese ma ancora -15,5% rispetto all'anno precedente.
Fonte: www.bmti.it