Saper sfruttare quello che tanti ritengono un difetto, facendolo diventare un pregio, è un'azione intelligente: è quanto ha fatto il Consorzio mela rugginosa di Romagna, protagonista domenica scorsa della trasmissione "La Natura dal Campo alla Tavola" andata in onda su 7Gold.
"La Rugginosa di Romagna - ha affermato Agide Proni, imprenditore e anima del Consorzio - l'abbiamo individuata 8 anni fa; ci siamo organizzati e abbiamo realizzato poi un marchio. Il nome deriva dalla 'velatura bronzea' che ricopre un'epidermide di colore giallo paglierino, che la differenzia da qualsiasi altra. Dal punto di vista organolettico, è croccante, turgida, aromatica e succosa".
L'agronomo Andrea Proni
Mauro Liparesi, tra i primi a credere nella Rugginosa, ha raccontato che ha avviato la coltivazione circa 6 anni fa. "La rugginosità non è un difetto, ma l'aspetto che la rende unica. La raccolta è andata molto bene, sia dal punto di vista qualitativo, sia quantitativo".
L'agronomo Andrea Proni ha mostrato i frutti di Rugginosa di Romagna. "Abbiamo selezionato questa mela nel tempo, partendo dalla Golden; ma poi è il territorio a conferirle il suo aspetto tipico, grazie all'umidità e alla presenza di lieviti in fioritura. Per ottenere il giusto numero di frutti sulla pianta, in primavera si esegue un diradamento meccanico, affinato poi manualmente sui frutticini. La rugginosità protegge i frutti da alcune patologie".

Un buon prodotto si ottiene da una buona nutrizione delle piante, con una tecnica agronomica specializzata. Pietro Costanza di Compo Expert ha esordito dicendo che "tutte le tecniche agronomiche puntano a ottenere costanza di pezzatura, buon colore, sapore e aroma. La nutrizione influisce su questi parametri e ogni scelta va dosata a seconda dello stato in cui si trovano le piante, della fase fenologica e della disponibilità dei terreni. La tecnologia applicata ai fertilizzanti permette alla pianta di aumentare la propria capacità di assorbimento di elementi nutritivi ed essere così nella migliore condizione di utilizzarli al meglio per migliorare rese e qualità".
Giancarlo Amitrano, esperto del settore retail, ha fatto il punto sulla vendita delle mele nei supermercati. "La mela è un segmento fondamentale all'interno dell'assortimento. Negli ultimi anni sono aumentati i prodotti a marchio, coordinati dai club varietali. Poi vi sono le classiche mele differenziate per colore: la gialla, la rossa e la verde. Da ottobre all'inizio della primavera i consumi sono elevati, ma ora si stanno destagionalizzando con varietà estive e altre che mantengono inalterate le proprie caratteristiche fino all'estate, grazie a caratteristiche di croccantezza che permettono un consumo anche nella stagione calda. In pratica, le mele sono disponibili e acquistate 12 mesi l'anno".
Nel magazzino Ricci
Amitrano ha poi posto l'accento sulla questione dei marchi. "Le mele con brand hanno un ottimo appeal verso i consumatori, talvolta anche grazie a importanti campagne pubblicitarie e di comunicazione. Il mondo melicolo negli ultimi 5 anni ha sviluppato forti politiche di marketing".
A San Lorenzo di Lugo, le telecamere di 7Gold hanno visitato un magazzino di confezionamento. Jamino Ricci ha descritto le varie fasi, dall'ingrosso delle mele al confezionamento. Il prodotto viene lavorato a mano, in brevissimo tempo rispetto alla raccolta. "Questo prodotto arriva in magazzino già di prima qualità, grazie alla selezione in campo da parte degli agricoltori. Noi dobbiamo solo selezionare in base al calibro".
Il percorso dal campo alla tavola si è concluso al ristorante La Sangiovesa di Santarcangelo di Romagna, con lo chef Massimiliano Mussoni che ha proposto un crostone con paté di fegato e mela rugginosa di Romagna.