Nonostante una produzione lievemente inferiore, l'Italia ha sorpassato la Cina - colpita dalle piogge torrenziali che si sono abbattute sui distretti produttivi - tornando a essere il secondo Paese trasformatore di pomodoro da industria, dopo gli Stati Uniti. In Italia, a fronte di 78.695 ettari messi a coltura, la campagna di trasformazione 2025 si è chiusa con una produzione di 5,8 milioni di tonnellate di pomodoro, in leggero aumento rispetto al 2024, ma comunque inferiore (-10% circa) rispetto a quanto era stato programmato (cfr. FreshPlaza del 23/10/2025). 
© La Torrente Srl"Noi abbiamo concluso la campagna di trasformazione ai primi di ottobre", dichiara Filippo Torrente, alla guida dell'omonima azienda familiare, giunta alla terza generazione di imprenditori, aggiungendo che la materia prima è stata lavorata mediante una tecnologia all'avanguardia e all'inaugurazione di un nuovo polo produttivo.
Secondo l'imprenditore, la qualità della materia prima di questa campagna è stata superiore a quella del 2024. Questo ha giustificato un aumento dei prezzi in campagna, con l'azienda che ha adeguato i compensi per i produttori nel corso della stagione.
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L'azienda Torrente è una delle principali industrie conserviere del Sud Italia, con un'offerta di circa 80 referenze da pomodoro 100% italiano, proveniente da agricoltura sia convenzionale che biologica. La gamma include la lavorazione di oltre 10 varietà di pomodoro, tra cui il rosso lungo e tondo, i pomodorini gialli, il San Marzano e il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio.
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"Domenica scorsa abbiamo festeggiato con i nostri dipendenti - spiega Filippo Torrente - la conclusione della stagione di trasformazione. Dobbiamo anche a loro il successo del nostro marchio nel panorama delle conserve rosse. La giornata, che ha visto la partecipazione di quasi tutti i nostri dipendenti, è stata un'occasione per celebrare l'importanza della coesione all'interno del nostro gruppo di lavoro. La Festa di fine campagna fa parte della tradizione locale ed è una sorta di festa di comunità cui partecipano operai, dipendenti e contadini, concepita come fosse una celebrazione di famiglia, ricca di buoni auspici legati alla tradizione contadina locale".
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Il mercato italiano rappresenta l'85% del fatturato aziendale, mentre l'export interessa Spagna, Regno Unito, Belgio, Svezia, Stati Uniti, Canada, Giappone e India. L'azienda possiede le principali certificazioni internazionali del settore.
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