"Quest'anno è stato straordinario per noi a livello di confezionamento: nel nostro stabilimento siamo riusciti a confezionare quasi 600 container. Tuttavia, secondo le nostre analisi, il mercato dell'esportazione di avocado non è stato facile. Tra gennaio e marzo 2025, gli Stati Uniti sono stati la principale destinazione per gli avocado colombiani, con prezzi migliori grazie alla minore offerta messicana e ai rischi tariffari. Durante la campagna 'traviesa' (marzo-ottobre 2025), il maggior volume proveniente dal Perù ha causato un calo dei prezzi negli Stati Uniti, spingendo le spedizioni verso l'Europa, dove i prezzi erano anche molto bassi a causa dell'eccesso di offerta, con un forte impatto sul mercato", afferma Farley Arévalo Sanabria, direttore generale della Mountain Avocado, azienda colombiana di confezionamento, esportazione e commercializzazione.
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"Ci sono stati grandi problemi negli Stati Uniti e anche la Colombia ne ha risentito. I prezzi hanno subito una flessione, il che ci ha spinto a concentrare i nostri sforzi sull'Europa. La Mountain Avocado ha quindi consolidato i suoi rapporti commerciali con clienti di esportazione molto importanti come Baika Colombia e con alcuni clienti nei Paesi Bassi, in Belgio e in Francia, dove i prezzi e le condizioni logistiche sono più vantaggiosi in determinate settimane dell'anno, quando i prezzi lo consentono. Guardando ai prossimi mesi, l'azienda punta a chiudere la stagione con circa 200 container aggiuntivi, con l'obiettivo di raggiungere 800 container imballati entro il 2025", afferma Arévalo.
L'azienda, con sede nel comune di Caldas, nel dipartimento di Antioquia, dispone di uno stabilimento di 6.000 metri quadrati e la sua capacità logistica le ha permesso di posizionarsi come il secondo maggior confezionatore di avocado del Paese. "Inoltre, siamo supportati da certificazioni internazionali come GlobalGAP, BRCGS, AA, GRASP e SMETA v7, oltre che da audit di catene come Costco e Walmart. Solo quattro stabilimenti in Colombia possiedono la certificazione AA, e il nostro è uno di questi. Ne siamo davvero orgogliosi", aggiunge il direttore generale.
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In termini di logistica, Arévalo si mostra ottimista riguardo all'apertura del porto di Antioquia, prevista per novembre. Inizialmente, il porto gestirà 6,6 milioni di tonnellate di merci all'anno e si trova a sole quattro ore dallo stabilimento dell'azienda. "Questo porto ci renderà più competitivi, consentendo spedizioni più rapide e costi inferiori", spiega Arévalo. Finora l'azienda ha operato principalmente attraverso i porti di Cartagena e Santa Marta, ma il nuovo scalo promette di rafforzare ulteriormente la sua presenza internazionale.
"L'azienda è di proprietà di nove produttori, con circa 1.500 ettari coltivati ad avocado Hass di qualità da esportazione. Forniamo anche servizi di collaborazione ad altri clienti. Grazie alla diversità di altitudini e fasce climatiche dei nostri clienti, riusciamo ad avere frutta disponibile per quasi undici mesi all'anno, consentendo un'attività senza interruzioni", afferma Arévalo
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"Abbiamo un team di controllo qualità solido e completamente autonomo, che assicura che ogni processo rispetti al 100% gli standard dei nostri clienti e del mercato. Questo approccio ci ha permesso di mantenere un'ottima reputazione presso i clienti e di distinguerci sul mercato come un'azienda che aderisce pienamente agli standard internazionali", conclude il direttore generale.
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