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Paco García, di Biosphera:

"Siamo impegnati nella coltivazione degli asparagi verdi, anche se richiede molta manodopera"

Alcune aziende si distinguono dalla coltivazione ortofrutticola su larga scala concentrandosi su colture minoritarie, come gli asparagi verdi e bianchi. Possono spingersi persino oltre adottando pratiche biologiche e biodinamiche, che sono più impegnative a causa dei parassiti e dei cambiamenti climatici.

"Ci concentriamo sulla coltivazione e la commercializzazione di frutta e verdura biologica e biodinamica, in particolare drupacee, broccoli, cavolfiori, cavoli, lattuga, meloni e angurie. La nostra specialità sono però gli asparagi verdi e bianchi. La differenziazione è fondamentale per la nostra strategia. Ci impegniamo a coltivare asparagi verdi, nonostante richiedano molta manodopera, perché in questa coltura non viene utilizzata alcuna meccanizzazione", ha affermato Paco García, direttore tecnico di Biosphera.

© Lydia González

"Abbiamo circa 100 ettari di asparagi verdi e bianchi, con una raccolta che va da gennaio fino alla fine di aprile. Siamo gli unici rimasti a coltivare questo prodotto nella zona perché, nonostante sia una coltura rustica che non è minacciata da molti parassiti, la sua coltivazione richiede molta abilità", ha spiegato García. "Gestiamo fino a 500 tonnellate all'anno. Gli asparagi sono molto apprezzati in Germania e Svizzera. Trattandosi di una coltura perenne, richiede un investimento iniziale significativo, ma non viene ripiantata ogni anno. Le piante necessitano di manutenzione annuale, ma possono germogliare fino a 8 o 10 anni".

© Biosphera

"Non è una coltura pluviale, ma deve ricevere la giusta quantità d'acqua. Non ha bisogno di molto freddo, ma richiede luce, sole e temperature elevate durante il periodo di crescita", ha affermato García. "Complessivamente, abbiamo 800 ettari dedicati alle colture estive e invernali, destinate principalmente a Germania, Svizzera, Francia e altri Paesi. Le drupacee sono il nostro punto di forza, con una resa annuale di circa 6.000 tonnellate".

Come è comune in molte aziende agricole in crescita, "lavoriamo per i supermercati e secondo una programmazione. È positivo servire i mercati, ma non come cliente principale, poiché l'agricoltura presenta molte sfide e non è possibile ottenere risultati senza una visione chiara del futuro".

© Lydia González

"Lavoriamo solo con prodotti biologici e biodinamici. Le restrizioni sono severe per l'agricoltura biologica, ma sono ancora più restrittive per i metodi biodinamici. Le colture rappresentano un'attività complessa, ma attualmente redditizia, in quanto contribuiscono a diversificare la nostra offerta e a incrementare il valore aggiunto. I clienti apprezzano queste tecniche sostenibili e ne riconoscono l'impegno", ha concluso García.

Per maggiori informazioni:
Paco García - responsabile tecnico
Biosphera
+34 667 49 55 95
[email protected]
www.biosphera.es

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