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Gelo in Turchia, possibile aumento dei prezzi globali delle nocciole fino al 30 per cento

La Turchia, il più grande produttore mondiale di nocciole, sta affrontando gravi perdite di raccolto in questa stagione dopo che un'ondata di freddo e forti piogge hanno danneggiato i frutteti nelle principali regioni di coltivazione. Le condizioni meteorologiche avverse hanno influito sui raccolti e si prevede un aumento dei prezzi a livello globale.

Nella provincia di Ordu, una delle principali aree di produzione del Paese, agricoltori come Zekayi Sagra hanno riferito di aver perso più della metà del loro raccolto, a seguito di una forte gelata di aprile. L'aumento delle temperature globali ha causato una fioritura anticipata dei noccioli, rendendoli sempre più vulnerabili alle gelate tardive.

Gli esperti stimano che i raccolti totali potrebbero diminuire di circa il 40%, con un potenziale aumento dei prezzi globali delle nocciole fino al 30%. Il ministero dell'agricoltura e delle foreste turco prevede un calo dei raccolti per la maggior parte della frutta secca. Si stima che la produzione di nocciole diminuirà del 38,5%, quella di noci del 38,1% e quella di pistacchi del 61,1% rispetto all'anno precedente.

I produttori devono inoltre affrontare ulteriori sfide dovute alle infestazioni di parassiti e ai prezzi bassi regolamentati dallo Stato, che hanno reso la produzione meno redditizia per molti piccoli agricoltori. Alcuni agricoltori hanno già abbandonato i loro frutteti a causa delle crescenti perdite.

La situazione evidenzia ciò che gli economisti agricoli definiscono "climateflation", un fenomeno in cui gli eventi legati al clima contribuiscono alla riduzione dei raccolti e all'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari sui mercati globali.

La Turchia fornisce oltre i due terzi delle nocciole mondiali, ampiamente utilizzate nella produzione di dolciumi, prodotti da forno e cioccolato. Gli osservatori del settore avvertono che la riduzione della produzione turca potrebbe avere un impatto sulla disponibilità e sui costi lungo tutta la catena di fornitura internazionale.

Fonte: DW

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