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Fulvia Guglielmi e "Gli Ortografici"

Quando il packaging diventa identità e valore per l'ortofrutta

Dal settore nautico all'ortofrutta, passando per la grafica: il percorso di Fulvia Guglielmi, fondatrice de Gli Ortografici, è la storia di una trasformazione professionale che ha portato creatività e innovazione in un comparto spesso poco valorizzato.

"Il packaging non è solo protezione: è comunicazione, logistica, marketing. È il 'vestito buono' con cui un prodotto si presenta sul mercato", racconta Guglielmi, che lavora da due anni anche con il Gruppo Cartonpack. Un'intuizione maturata quasi per caso, quando dal mondo nautico si è ritrovata a lavorare nella vendita di imballaggi per frutta e verdura. Lì ha compreso quanto un'etichetta, un materiale o un layout grafico possano incidere sulla percezione del consumatore e, in ultima analisi, sulle vendite.

© Fulvia Guglielmi
Fulvia Guglielmi

"Direi che servono quattro competenze fondamentali: conoscenza tecnica dei materiali, perché bisogna sapere come cartone, bioplastiche o carta interagiscono con frutta e verdura; creatività e design, per creare un packaging che sia accattivante e che racconti il brand; competenze logistiche, perché l'imballaggio deve ottimizzare spazi, costi di trasporto e proteggere il prodotto lungo tutta la catena distributiva; competenze consulenziali, per saper guidare il cliente nel trovare il giusto equilibrio tra qualità, prezzo e sostenibilità, accompagnandolo in scelte consapevoli e trasformando il packaging in vera leva competitiva", sostiene Guglielmi.

Proprio la sostenibilità è oggi al centro del dibattito. "Il consumatore non si limita più a guardare la qualità intrinseca del prodotto, ma si sofferma anche sul modo in cui questo viene confezionato. Carta riciclata, cartone, bioplastiche compostabili da amido o canna da zucchero, polpa di legno e fibre naturali sono le soluzioni più diffuse, spesso abbinate a rivestimenti innovativi che garantiscono al tempo stesso resistenza e riciclabilità. L'imballaggio diventa così uno strumento di comunicazione, un mezzo attraverso cui l'azienda racconta la propria storia, i valori e l'impegno ambientale, rafforzando l'immagine del brand e generando fiducia".

© Fulvia Guglielmi

Quando si progetta un packaging per frutta e verdura, da dove si parte?
"Si parte sempre dal prodotto, dalle sue esigenze fisiche e dalla catena distributiva. Ci sono diversi fattori da tenere a mente. Innanzitutto la protezione del prodotto, per evitare urti, luce e umidità – sostiene Guglielmi – Inoltre sono da considerare: il prolungamento della shelf-life, con soluzioni che rallentino il processo di deterioramento; la sostenibilità e quindi capire la necessità dei materiali da utilizzare, riciclabili o compostabili; l'informazione e il design, perché l'etichetta deve essere chiara, utile e al tempo stesso accattivante e ben integrata nella creatività. Un packaging ben progettato deve essere pratico, funzionale e bello da vedere".

Soluzioni di successo: dal dettaglio al modello
Tra i progetti che più l'hanno segnata, Guglielmi cita le prime esperienze con le copertine per i finocchi, ripensate per valorizzare ogni prodotto ortofrutticolo con soluzioni grafiche dedicate. "La prima soluzione di successo è stata anche quella che mi ha davvero illuminata sull'importanza di portare creatività ed estetica nel mondo dell'ortofrutta. Nella prima azienda di pack ortofrutta per cui ho lavorato da commerciale, mi colpì il modo in cui venivano utilizzate delle copertine per i finocchi, pensate per coprire i gambi, la parte meno estetica del prodotto. Quelle copertine erano rimaste identiche dagli anni '70: stesso formato, stesso concetto, al massimo cambiava il colore. Il problema è che quel modello standard veniva poi usato indiscriminatamente su altre referenze, come la rucola. In quel caso, però, la copertina finiva per nascondere proprio la parte più bella, la foglia, lasciando scoperta quella inferiore con gli elastici".

"Fu allora che proposi di adattare i layout grafici per ogni referenza, studiando soluzioni su misura per valorizzare al meglio il prodotto sul banco ortofrutta. È stato un piccolo intervento, ma ha cambiato completamente la percezione visiva dei prodotti".

© Fulvia Guglielmi
A sinistra, primo stand de Gli Ortografici a Fruit Logistica. A destra, l'attuale team operativo formato da Serena Urti, Fulvia Guglielmi e Cosimo Panico

"La seconda soluzione riguarda il mio lavoro attuale con lo studio Gli Ortografici. Ho introdotto un concetto innovativo nel nostro settore: la creazione di linee grafiche 'generiche', ma accattivanti, disponibili per qualsiasi azienda. In questo modo, anche chi non può permettersi una grafica personalizzata può comunque accedere a un design di qualità, d'impatto visivo e professionale, a un costo contenuto. È una formula che ha avuto molto successo perché democratizza l'estetica, rendendola accessibile a tutti. Vorrei anche ringraziare Cartonpack per sponsorizzare i lavori de Gli Ortografici e investire costantemente sugli impianti e sulle linee dedicate ai generici".

"Inoltre, sono orgogliosa di aver contribuito a dare un'immagine coordinata alle aziende medio-piccole, che spesso avevano una comunicazione frammentata e poco riconoscibile".

"Gli Ortografici": creatività e identità
"Gli Ortografici è il mio grande orgoglio – dichiara Guglielmi – L'ho fondato nel 2017 con un'idea chiara: nel mondo dell'ortofrutta mancava una comunicazione coerente e una forte brand identity. Il nome è un gioco di parole che racconta perfettamente il nostro spirito: fonde 'ortofrutta' e 'grafica'. Il nostro payoff, graphic and fun, spiega il resto".

© Fulvia Guglielmi
"Molte aziende hanno prodotti eccellenti, ma non riescono a comunicarlo. Così ho deciso di unire la mia esperienza commerciale e tecnica a una visione creativa: creare uno studio di grafica specializzato nel settore ortofrutta, capace di valorizzare ogni prodotto, dalla confezione al logo. Il nostro approccio è integrato: seguiamo il cliente dalla A alla Z, dal design del logo alla scelta dei materiali. Persino il nostro logo racconta qualcosa di noi: è una fogliolina di rucola, un omaggio alla Piana del Sele, dove tutto è iniziato".

"Volevo unire tecnica e marketing a una comunicazione divertente, capace di parlare al consumatore con entusiasmo. Perché anche nel nostro settore la gioia è contagiosa", sostiene Guglielmi.

Guardando indietro, ciò che la rende più orgogliosa è la concretezza di un'intuizione: "Ogni volta che vedo uno dei nostri packaging sugli scaffali, penso che lì dentro non ci sia solo frutta… ma anche un po' della nostra passione".

© Fulvia GuglielmiPer maggiori informazioni:
Fulvia Guglielmi
Gli Ortografici
+39 333 1389625
[email protected]

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