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In Francia

Prezzi ottimi grazie al calo di offerta nelle pere estive

Il raccolto francese di pere destinate al mercato fresco è stimato in circa 145mila tonnellate per il 2025. Si tratta di un calo del 2% rispetto allo scorso anno, dovuto principalmente alla minore resa delle pere estive. Tuttavia, il volume è ancora superiore del 13% rispetto alla media degli ultimi cinque anni, secondo quanto riportato dal servizio francese di statistiche agricole Agreste.

Le pere estive segnano una riduzione nella produzione
A registrare un calo sono soprattutto le due principali varietà di pere estive, la Guyot e la William's, con rispettivamente il 9 e l'1% in meno. Di conseguenza, la resa totale è leggermente inferiore rispetto al 2024. A livello regionale si registrano notevoli differenze.

In Provenza-Alpi-Costa Azzurra, tradizionalmente la più grande regione produttrice di pere della Francia, il calo è significativo (-9%). Lì le piogge hanno avuto un impatto negativo sulla fruttificazione, con un conseguente aumento degli scarti. Nella valle del Rodano la raccolta delle pere autunnali è ancora in corso. Le pere sono in media leggermente più grandi del previsto, ma la resa totale è inferiore di circa l'8% rispetto allo scorso anno. Tuttavia, anche in questo caso il risultato rimane al di sopra della media quinquennale.

L'Occitania sta ottenendo risultati migliori, con un aumento previsto del 5% rispetto al 2024. Nel Centro-Valle della Loira la raccolta delle pere autunnali è quasi terminata. La produzione è inferiore del 3% rispetto allo scorso anno, che è stato un anno eccezionale, ma comunque superiore dell'8% alla media. Un aumento notevole si registra nella regione dei Paesi della Loira, con un incremento previsto pari al 17%. In questo caso il tempo è rimasto favorevole e i danni causati dagli afidi sono stati contenuti.

Prezzi stabili grazie al mercato limitato delle pere estive
L'offerta limitata di pere estive mantiene i prezzi stabili. A settembre le quotazioni erano superiori all'anno precedente del 10% e addirittura del 14% rispetto alla media quinquennale. All'inizio di settembre la domanda era ancora leggermente inferiore, visto che c'era ancora disponibilità di frutti estivi tardivi come pesche e susine. Tuttavia, verso la fine del mese la domanda ha registrato una ripresa, favorita dal calo delle temperature e dalla fine della stagione estiva.

Fonte: agreste.agriculture.gouv.fr

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