I mercati del mango in Europa e nelle Americhe stanno mostrando dinamiche contrastanti, influenzati dai cambiamenti stagionali che stanno ridefinendo l'offerta e i prezzi. L'Italia segnala un passaggio dalla frutta spagnola a quella brasiliana, con un adeguamento dei prezzi al termine della stagione del mango Osteen, mentre i Paesi Bassi registrano prezzi elevati sostenuti da arrivi limitati a causa degli scioperi nel porto di Rotterdam. La Germania si prepara a una stagione peruviana ritardata con la previsione di volumi inferiori, mentre il raccolto spagnolo è triplicato rispetto allo scorso anno, andando a creare una pressione sui prezzi all'inizio della stagione, prima della ripresa della domanda che si verificherà con l'arrivo dei mango Keitt.
I coltivatori sudafricani attendono le piogge in un contesto di temperature elevate che hanno influenzato la colorazione e le dimensioni dei frutti. In Nord America le forniture dall'Ecuador e dal Perù rimangono al di sotto della norma, e ciò fa sì che i prezzi rimangano stabili. Il Messico mantiene esportazioni costanti e una domanda crescente di formati alternativi, mentre il Brasile continua a registrare prezzi stabili e una forte domanda nei mercati chiave, nonostante le spedizioni inferiori verso il Nord America. La stagione del Perù inizierà più tardi con volumi ridotti ma frutti più grandi, e il settore dei mango baby della Colombia si sta espandendo in Europa dopo una crescita costante nel mercato statunitense.
© Viola van den Hoven-Katsman | FreshPlaza.it
Italia: mercato in transizione con la fine della stagione spagnola
Il mercato del mango in Italia sta vivendo una fase di transizione, caratterizzata da differenze significative tra prodotto d'importazione e mango spagnolo, a detta di un grossista del nord Italia. Il Brasile resta il principale fornitore via mare, con varietà come Palmer e Tommy che dominano il mercato. Si trovano anche partite da Santo Domingo e da altre origini, ma con volumi più contenuti. Sul fronte europeo, la campagna spagnola dell'Osteen è ormai agli sgoccioli: quest'anno, però, i quantitativi sono stati abbondanti e hanno inciso fortemente sulla dinamica commerciale, soprattutto grazie a prezzi molto competitivi.
Il mango inviato via mare dal Brasile, di varietà Palmer e Tommy, si colloca in acquisto intorno ai 6-7 euro a cassa. Diversa la situazione per il mango spagnolo, in particolare l'Osteen, che ha rappresentato un'alternativa molto più competitiva: il prodotto confezionato in cassette di plastica da 7-8 kg è stato pagato in acquisto su valori oscillanti tra 0,80 e 1,40 euro/kg, mentre quello lavorato in cassette da 4 kg si è attestato alla vendita mediamente intorno ai 2,50 euro. Sul fronte del via aerea, invece, i prezzi in acquisto si mantengono piuttosto sostenuti, con partite provenienti da Brasile e Perù - soprattutto di varietà Kent - a circa 35 euro a cassa da 6 kg (in vendita 40-45 euro). Con la chiusura della campagna spagnola, viene meno il principale concorrente del Brasile. Il grossista prevede quindi un graduale rialzo dei prezzi o quantomeno una stabilizzazione verso l'alto, salvo imprevisti o variazioni improvvise del mercato.
Dalla provincia di Messina, in Sicilia, un produttore di mango dichiara: "La stagione è iniziata nella seconda settimana di agosto e crediamo di terminare tra meno di 15 giorni. Stiamo centellinando il prodotto, complice i volumi ridotti: parliamo di circa 2 pallet al giorno che inviamo a pochissimi clienti italiani. In raccolta abbiamo le varietà Kent, Keitt e Sensation. La domanda rimane alta per tutta la durata della campagna, a patto che si produca un prodotto di qualità. Il mango ha un forte appeal e l'elevato costo del prodotto italiano è giustificato dalla sue caratteristiche organolettiche e dal metodo di maturazione dei frutti. Le quotazioni sono infatti quasi doppie rispetto a quelle dei mango di importazione".
Paesi Bassi: gli arrivi limitati sostengono un mercato forte
La stagione dei mango spagnoli sta volgendo al termine. Mentre la Spagna continua ad esportare piccoli volumi di mango Keitt, la stagione dei mango Osteen è ormai conclusa. Di conseguenza, molti acquirenti stanno passando ai mango brasiliani, che stanno entrando sul mercato in volumi maggiori. Gli importatori olandesi riferiscono che quest'anno il Brasile sta fornendo principalmente mango Keitt, con pochissimi mango Kent disponibili.
Il mercato rimane stabile, in parte a causa degli scioperi in corso al porto di Rotterdam, che hanno fortemente limitato gli arrivi. Si prevede quindi che le condizioni di mercato favorevoli persisteranno anche nei giorni a venire.
I prezzi attuali si aggirano intorno ai 7-8 euro al cartone. Tuttavia, una volta che il Brasile inizierà a fornire volumi maggiori, le quotazioni dovrebbero scendere verso i 6 euro al cartone. Ci sono anche segnalazioni che i mango peruviani arriveranno più tardi del solito quest'anno, il che potrebbe portare a vendite consistenti a dicembre.
Belgio: gli scioperi metteranno sotto pressione il mercato
Dopo un'estate tranquilla, il mercato dei mango belga sembrava essere in cauta ripresa, trainato dall'aumento della domanda e dai volumi crescenti provenienti dal Brasile. Tuttavia, i recenti scioperi al porto di Anversa hanno causato temporanei ritardi logistici. Le navi sono rimaste in attesa, causando un aumento degli arretrati e incertezza sulla qualità e la disponibilità della frutta. Sebbene i prezzi siano leggermente aumentati a causa dell'offerta limitata, un commerciante belga prevede che il mercato subirà pressioni una volta che le spedizioni in ritardo inizieranno ad arrivare. Potenzialmente con problemi di qualità e la necessità di vendite rapide.
L'offerta attuale consiste principalmente degli ultimi mango Keith provenienti dalla Spagna e di alcuni arrivi dal Brasile, integrati da volumi più ridotti delle varietà Kent, Tommy e Palmer provenienti dal Brasile. Si prevede che i volumi aumenteranno nelle prossime settimane, ma la fine dell'anno potrebbe portare nuove sfide. La stagione brasiliana sembra destinata a concludersi prima del solito, mentre quella peruviana sta iniziando più tardi, il che potrebbe portare a una temporanea carenza di offerta nel mese di dicembre, che è un periodo chiave per le vendite.
Germania: la stagione peruviana dovrebbe portare volumi inferiori
I mango brasiliani sono entrati nel mercato tedesco acerbi e inizialmente sono stati venduti a 8 euro a cartone da nove pezzi. I mango Cherry brasiliani dovrebbero rimanere disponibili fino all'inizio di novembre, dopodiché arriveranno i mango Kent peruviani pronti al consumo, probabilmente nella settimana 45. I mango Haden peruviani sono già sul mercato, mentre molti fornitori stanno aspettando che i Kent maturino e sviluppino il loro colore.
Secondo le attuali previsioni di mercato, la produzione nella regione settentrionale del Perù, dove la coltivazione è precoce, sarà inferiore del 20-30% rispetto al solito. Le prime spedizioni dalla regione centrale intorno a Casma sono previste tra la metà e la fine di gennaio, ma i commercianti prevedono volumi ancora più ridotti rispetto al nord.
Spagna: il raccolto abbondante fa pressione sui prezzi a inizio stagione
La stagione dei mango spagnoli è nella sua fase finale, con circa il 75-80% della raccolta totale completata a Malaga, la principale zona di coltivazione, seguita da Granada. La varietà Osteen, la più coltivata, che rappresenta circa il 70% della produzione totale, è quasi terminata, mentre i primi mango Keitt sono ora in fase di raccolta.
Il raccolto totale di mango spagnolo supererà le 40.000 tonnellate, triplicando il volume dello scorso anno. All'inizio della campagna ciò ha creato difficoltà e preoccupazioni all'interno del settore, in particolare per quanto riguarda la ricerca di manodopera sufficiente sia per le operazioni di campo che per quelle di confezionamento, visto che la raccolta di Osteen si concentra in poche settimane.
Grandi volumi spagnoli hanno raggiunto i mercati europei mentre la frutta proveniente da Egitto, Israele e Brasile era ancora disponibile. Considerando che i volumi dello scorso anno erano almeno tre volte inferiori, le aspettative di prezzi più elevati non sono state soddisfatte, poiché l'offerta ha superato la domanda. I coltivatori senza affiliazioni cooperative o programmi di fornitura con i distributori sono stati i più colpiti, dato che le aste hanno visto più frutta disponibile che acquirenti.
Nonostante l'eccesso di offerta, la qualità è stata notevolmente buona, contribuendo a sostenere i consumi, con calibri medi più diffusi quest'anno. Attualmente la situazione del mercato è migliorata con la varietà Keitt, la cui domanda supera l'offerta, portando a una ripresa dei prezzi.
Sudafrica: gli agricoltori attendono la pioggia mentre il caldo si intensifica
"In questa fase della stagione fa molto caldo, dopo una primavera che fino a una settimana fa era stata mite - afferma un coltivatore di mango di Tzaneen - Stiamo aspettando la pioggia con il fiato sospeso".
La prima stima ufficiale del raccolto è prevista per il mese prossimo. Nella stagione 2024/25 la produzione commerciale totale di mango ha raggiunto le 70.236 tonnellate, esclusa la produzione a livello domestico. Di queste, il 9% (6.445 tonnellate) è stato esportato, principalmente verso i mercati mediorientali, leggermente al di sotto del dato della campagna 2023/24.
Nel distretto di Tzaneen, la maggior parte dei coltivatori prevede un raccolto solido, forse leggermente superiore alla media, anche se il risultato finale dipenderà dalle precipitazioni. Secondo alcune segnalazioni, alcuni frutteti di Hoedspruit stanno producendo raccolti più scarsi. Le temperature nelle principali aree di produzione sono state elevate, e ciò ha influenzato l'aspetto dei frutti. "I frutti sono molto più rossi del solito; ciò è dovuto a diversi fattori, ma principalmente al caldo - afferma un agricoltore di Kiepersol - Penso che sarà un buon anno".
Nord America: volumi inferiori e prezzi più elevati caratterizzano il mercato
Le importazioni di mango dal Nord America sono attualmente limitate, con volumi inferiori e prezzi più elevati segnalati nei principali Paesi fornitori. L'Ecuador sta producendo una quantità di mango leggermente inferiore rispetto al 2024 e la raccolta è in ritardo rispetto al programma. Le temperature più fredde del solito nel mese di agosto e la ridotta esposizione al sole hanno ritardato la fioritura, influenzando sia la produzione che la dimensione dei frutti. Di conseguenza, si prevede che pochi frutti arriveranno sul mercato prima di novembre. L'anno scorso un numero considerevole di mango Tommy Atkins era già arrivato negli Stati Uniti dall'Ecuador alla fine di ottobre, cosa che non si è verificata in questa stagione.
Una situazione simile si osserva in Perù. Dopo aver spedito volumi eccezionalmente elevati lo scorso anno, il paese sta ora affrontando ritardi dovuti alle condizioni meteorologiche e una riduzione della produzione. Sia l'Ecuador che il Perù sono inoltre soggetti a dazi doganali che hanno contribuito all'aumento dei prezzi di mercato. Altrove, il Messico ha completato la sua stagione, mentre il Brasile continua a spedire mango, ma in volumi inferiori. Le esportazioni brasiliane sono inoltre influenzate dal dazio doganale statunitense del 50%, che incide ulteriormente sulle dinamiche di mercato e sui prezzi.
Messico: esportazioni stabili e domanda in crescita
In Messico la stagione si è conclusa con risultati costanti, senza variazioni significative in termini di volume o prezzo. L'Ataulfo rimane la varietà leader, con la maggior parte delle esportazioni dirette verso gli Stati Uniti e volumi minori spediti in Europa. La domanda si sta gradualmente spostando verso formati differenziati e programmi di "frutta imperfetta". I flussi di esportazione rimangono stabili, raggiungendo fino a 15 container a settimana durante l'alta stagione. Dopo la campagna nazionale, il Messico integra la sua offerta con mango ecuadoriani, che entrano con tariffe comprese tra il 13 e il 15%.
Brasile: prezzi stabili e forte domanda nei mercati chiave
La stagione brasiliana sta procedendo con un aumento dell'offerta, prezzi stabili e una forte domanda, in particolare in Europa, dove le varietà Kent e Keitt stanno guadagnando terreno. I prezzi si aggirano intorno ai 4,30-4,50 euro al cartone in Europa e circa 13-14 euro al cartone sul mercato statunitense, sostenuti da una disponibilità limitata. Il rilevamento di parassiti ha ridotto le spedizioni verso il Nord America fino al 40%, contribuendo all'aumento dei prezzi. Nonostante le difficoltà logistiche e la pressione derivante dall'aumento dei volumi, il Paese registra una qualità stabile e condizioni di mercato solide.
Perù: inizio ritardato e volumi inferiori previsti
La stagione 2025/26 inizierà più tardi del solito, con volumi previsti inferiori del 20-25%, ma con calibri più grandi e una migliore qualità dei frutti. Il ritardo sta reindirizzando le strategie commerciali verso mercati come Canada, Russia e Corea del Sud. I prezzi negli Stati Uniti sono più favorevoli, intorno agli 11 euro a cassetta, sostenuti dai dazi sui mango brasiliani, mentre le condizioni di mercato in Europa rimangono meno interessanti. La sfida principale sarà gestire l'offerta per evitare un eccesso di offerta e controllare i costi logistici durante una stagione che dovrebbe protrarsi fino a marzo-aprile.
Colombia: il mango baby si espande in nuovi mercati
Il mango baby colombiano ha guadagnato una forte popolarità negli Stati Uniti negli ultimi tre anni e ora si prepara ad entrare nel mercato europeo. La produzione è suddivisa in due stagioni, garantendo una fornitura costante. Il suo posizionamento premium, combinato con costi logistici elevati e severi requisiti fitosanitari, contribuisce a prezzi finali più elevati. Inoltre, una tariffa del 10% è stata assorbita dal prezzo finale al consumatore. Con formati di confezionamento diversificati e una crescita costante, il Paese mira a rafforzare la sua posizione di fornitore di frutta esotica.